Pasqua
La Pasqua a Torricella: una “nuova genesi” per il MIT Giovani

Quest’anno i giovani del MIT, provenienti da Rossano, Roma, Palermo si sono riuniti per celebrare il triduo pasquale, con una parte della famiglia dell’Istituzione Teresiana, a Torricella di Magione. Non è stato un incontro nazionale “normale” perché al suo interno si è svolto un evento molto importante, ma  ne parleremo dopo …..

Iniziamo dal principio, il tema del triduo:

                                 È tempo di rinascere

 

All’interno di questo, ogni giornata ha avuto il suo tema specifico. Quello del giovedì è stato: “Amati – Gesù sacerdote”.

L’accoglienza iniziale, che è servita a creare legami e a far conoscere le persone, ha portato alla creazione di un cartellone dove ognuno ha scritto quali erano le sue aspettative sull’incontro; un cartellone che poi, via via che il triduo andava avanti, si riempiva di emozioni e riflessioni. Di lì a poco ha fatto la sua comparsa ufficiale chi ci ha seguito durante questo cammino … don Alessio … la sua prima catechesi è stata sul sacerdozio, sia sacramentale che battesimale, sulle rispettive differenze e similitudini. Ci ha spiegato che siamo tutti sacerdoti della fede e che l’unico vero sacerdozio è quello di Gesù. A questo punto è scattata la domanda (posta dallo stesso Don Alessio): “a che servono quindi i preti?”  I preti – è stata la risposta – sono le nostre guide, che ci indicano la via da percorrere e che ci accompagnano.

Pasqua 2010A questo punto siamo entrati nel vivo del triduo con la celebrazione della messa in Coena Domini e con la veglia di adorazione.

    E fu sera e fu mattina … primo giorno

 Il venerdì è iniziato con una preghiera guidata: testi biblici e salmi, inerenti la tematica della giornata: “Salvati - Gesù re”.

Su questo tema si è articolata la catechesi di don Alessio, dal titolo: “Siamo salvati da un re messo in croce”.

Il momento liturgico ci ha ricordato l’importanza del venerdì col quale inizia il periodo di silenzio della liturgia e quindi della Chiesa. Tutto dovrebbe tacere… ma se tutto avesse taciuto, l’organizzazione delle restanti attività non avrebbe avuto luogo, quindi ha avuto il via la preparazione della Via Crucis, con alcune stazioni già preparate e altre che dovevano essere animate dal gruppo formatosi per l’occasione. Come al solito, il risultato è stato variegato, le stazioni preparate erano una diversa dall’altra, per non parlare di quelle dei gruppi: ognuno aveva scelto un gesto differente, chi una scenetta, chi un canto, chi una testimonianza. Lo stesso don Alessio ha detto di non aver mai fatto una Via Crucis così particolare e così vissuta.

                    E fu sera e fu mattina … secondo giorno

 La preghiera mattutina di sabato era incentrata sul tema: “Rigenerati – Gesù profeta”. In questa giornata si è voluto puntare l’attenzione su due tematiche: il silenzio ed il battesimo.

Il silenzio come dialogo intimo, quindi, non silenzio vuoto e sterile, ma un silenzio carico di emozioni, un silenzio pieno e costruttivo. Questo è stato fatto attraverso due attività …  “il silenzio nella liturgia” e “il silenzio attraverso i personaggi biblici”.

Pasqua 2010 Lavoro
Due incontri molto costruttivi che hanno preparato alla riflessione e ad una migliore riuscita del “deserto”.

Il pomeriggio si è fatto un incontro sul battesimo … molto legato alla tematica della rigenerazione ...  ma non solo. Dopo la dinamica per riscoprire il proprio battesimo c’è stata la testimonianza di due persone, due universitari di Perugia (Inxhina e Jacques) che ci hanno parlato della loro vita e del loro cammino verso il battesimo. Chi non c’era potrà benissimo chiedersi, che ci sarà di speciale … di speciale c’era che loro quella stessa sera sarebbero entrati a far parte della grande famiglia dei battezzati attraverso il rito dell’iniziazione cristiana. Proprio così: come loro stessi hanno detto nelle loro testimonianze, hanno deciso di cambiare vita.

E così finalmente giungiamo alla celebrazione della veglia del Sabato Santo nella Cattedrale di Perugia, una veglia lunga, è vero, ma bella e piena di emozioni: la lettura del Vangelo della Resurrezione, la celebrazione del rito del battesimo prima, della cresima poi e in conclusione la comunione dei nuovi cristiani, in tutto nove. È stata una bella celebrazione, un gran bel momento durante il quale abbiamo davvero riscoperto la gioia di essere cristiani.

                                 E fu sera e fu mattina … terzo giorno

 E finalmente siamo giunti alla domenica, la domenica di Pasqua, iniziata con la verifica, continuata con la celebrazione della Messa e conclusasi con la festa ed il canto (che anche nelle giornate precedenti non era mai mancato). Bello è stato il gesto finale della Messa, lo scambio di un sorriso, lo scorrere dei nastri dall’altare al fondo della chiesa, a rappresentare l’”invio” in missione ai nostri luoghi di provenienza… e l’immancabile canto “La gioia” (che come ogni anno ha fatto scorrere fiumi di lacrime).

 Cos’altro dire … carica importante di questa Pasqua é stata la presenza di molti genitori che si sono via via aggregati … anche nonni … a testimonianza della comunione tra le generazioni.

Non sono mancati i momenti di svago, di messa in comune e di risonanza (che tanto piacciono alle nostre Teresiane!). Così come non potevano mancare il gioco, il canto e il ballo, che per alcuni è durato anche il giorno dopo con la “Pasquetta” fatta a Roma.

Qualcuno ora potrebbe chiedermi: “Marco, ma come mai hai scritto alcune frasi della Genesi?”. Le ho scritte per un motivo ben preciso: per me, e non solo per me, questa Pasqua è stata una nuova “genesi” del MIT giovani, una nuova nascita, un punto di partenza dal quale siamo usciti rigenerati. Da un po’ di tempo, come mi hanno confermato alcuni, mancava nel MIT un “qualcosa”, non sappiamo bene cosa, ma mancava. Bene, con questa Pasqua questo qualcosa è iniziato a tornare, a rifarsi vivo. Non voglio dire che ora bisogna smettere di cercare, anzi ora bisogna partire per riportare questo “qualcosa” in tutti i nostri incontri nazionali; questo è un trampolino, è solo l’inizio.

Durante questo triduo le emozioni sono state molte, moltissime e tentare di esprimerle in poche righe (scusatemi se sono stato un po’ prolisso) non è facile, anzi è quasi impossibile; spero comunque di aver dato una testimonianza di ciò che è successo a Torricella di Magione durante la Pasqua MIT 2010.

                                                                                                       Marco Linari