“Riscoprirsi persone libere, consapevoli e capaci di azioni e scelte etiche”.

Incontro a Palermo sull’etica della persona e della famiglia.

 
Etica 2

“La persona umana è un essere cosciente, libero, responsabile, unico, originale ed irripetibile, capace di progresso, aperto alle cose, agli uomini  e a Dio”. Queste parole, che hanno fatto da cornice alle due giornate di incontri organizzate a Palermo il 15 e il 16 maggio, sono ritornate spesso al centro della riflessione proposta e guidata da Don Piero Frizzarin – sacerdote della diocesi di Rossano-Cariati (CS), dove è stato per molti anni consulente familiare – sull’Etica della persona e della famiglia.

L’etica come fondamento della vita personale e di coppia, delle scelte di ogni giorno, dalle più banali alle più complesse. Capirne il vero significato e ciò che la presa di coscienza comporta è stato il fulcro della discussione che ha coinvolto ragazzi di tutte le età, coppie di fidanzati e non, membri dell’Istituzione Teresiana, presenti all’incontro di sabato 15 sul tema “Etica, amica della persona”.

Etica 3

Ogni scelta etica comporta delle responsabilità, da assumere individualmente o in due, come nel caso della coppia, ma è importante capire cosa significa “scelta etica”. In questa linea don Piero ha sviluppato la sua riflessione definendo l’etica come la modalità con cui ognuno fa le proprie scelte e toccando i temi complessi della responsabilità, della libertà e della coscienza, chiarendone i rispettivi significati.

“È importante conoscere le proprie scelte e i propri orientamenti etici, per esserne consapevoli e rispettare la coscienza del proprio coniuge e la propria”. Fare in modo che ciò che facciamo o decidiamo non sia motivato da risposte come “mi va o non mi va”, che quando decidiamo di amare una persona non sia perché “mi piace l’idea di stare con lui/lei” oppure “per ora stiamo bene insieme, poi si vedrà”. E’ fondamentale capire tutto questo, come ha spiegato don Piero, per assumersi delle responsabilità, per costruire rapporti solidi, in cui ci si senta “alla pari” e “liberi”. “Perché ci sia amore ci deve essere la libertà” ha sottolineato don Piero parlando non solo dei rapporti di coppia, ma anche di quelli educativi, tra genitori e figli, tra educatori ed educati in generale.


Etica 4

Nell’orizzonte di un serio discorso etico bisogna evitare i rischi del moralismo, che è l’esatto contrario e che si risolve in giudizi di valore, legati all’attaccamento rigido alle “leggi” (morali) senza una vera comprensione della persona e delle sue esigenze reali e concrete. La persona prima di tutto! Ma non un primato legato a bisogni “falsi” e passeggeri, quanto una vera presa di coscienza, ragionata e basata sulla conoscenza di sé, che aiuti l’individuo a “realizzare in pienezza ciò che è chiamato ad essere nella sua essenziale relazionalità a Dio, alle altre persone e al cosmo”.

Solo con la comprensione vera e la vicinanza all’uomo in quanto persona (unica, originale, irripetibile) si può fare un discernimento etico serio, capace di “formulare una proposta di vita che sia credibile e significativa nell’attuale contesto culturale”. Il cristiano, “che ha come punto di riferimento Cristo, l’uomo totale”, è chiamato a vivere una “proposta morale che metta in risalto: più l’indicativo che l’imperativo; più la persona che la legge; più lo “spirito di vita” che le norme; più gli atteggiamenti di dialogo con la cultura odierna che gli atteggiamenti di chiusura pregiudiziale; più il dinamismo della crescita graduale che la staticità di soluzioni preconfezionate; più gli atteggiamenti espressivi di una scelta fondamentale che la frammentarietà dei singoli atti”.

Etica 1“La persona che è alla ricerca del senso della propria vita, che vuole assumersi le proprie responsabilità, non si rassegna a lasciarsi trascinare dalla corrente regolata dagli altri, ma si mette in atteggiamento di ricerca e di verifica per individuare personalmente quali sono le vie per una piena realizzazione delle sue attese più profonde”.

La dignità della persona, il valore della libertà, il primato della coscienza, sono i valori su cui bisogna lavorare per realizzare un percorso di vita consapevole e responsabile. Oggi più che mai c’è bisogno di creare e di crearsi: “una coscienza lucida”, capace di vedere e soprattutto dell’umiltà di lasciarsi consigliare e aiutare dagli altri; “una libertà liberata” dal conformismo sociale, dalla dipendenza passiva dagli altri, dal bisogno ossessivo di sicurezze, a favore dell’autodeterminazione, l’impegno ad essere fedeli e l’orientamento secondo una scala di valori; “una personalità responsabile”, in grado di combattere gli scoraggiamenti continui, la superficialità, la leggerezza e l’infantilismo, per agire con tutte le proprie risorse, consapevoli dei limiti e per costruire un solido e realistico ottimismo cristiano.


Etica 5

Dubbi e perplessità sulle proposte concrete di vita fatte da don Piero non sono mancate. Con un confronto aperto tra tutti è venuta fuori la difficoltà di pensare la vita e i problemi di ogni giorno alla luce di quanto affermato nella riflessione sull’etica. Le difficoltà nel progettare il proprio futuro, anche prossimo, e ancor di più nel pensare ad una vita di coppia proiettata in avanti, con tutti gli impegni che oggi questo comporta, è solo una delle problematiche emerse durante il dibattito.

“Ognuno di noi è capace di pensare con la propria testa, di decidere con il proprio cuore e di camminare sulle proprie gambe” è ciò che ha ribadito più volte don Piero, sottolineando l’importanza e l’urgenza dell’agire: “bisogna attivarsi e non aspettare che le cose arrivino dall’alto o da sole”. Nel concreto si svela l’identità della persona: è nella “progettualità” che essa si attiva, come ha ricordato più volte don Piero. Applicando gli stessi principi al discorso di coppia ha enfatizzato l’importanza dell’autonomia del singolo all’interno della relazione, che deve porsi sullo stesso piano ed autosufficiente rispetto all’altro, per costruire una base solida e duratura nel tempo.


Etica 6

Nella persona che si ama e da cui si è amati è presente Dio e Dio ci ama attraverso la persona che abbiamo scelto di amare. Nell’amore reciproco di ogni giorno ci si “allena” a celebrare il sacramento del matrimonio. Con queste parole, rivolte soprattutto alle coppie di fidanzati presenti, don Piero ha invitato a ripensare e a ripensarci come figli di Dio unici, originali ed irripetibili.

 

 

Emanuela Savio