Una festa di famiglia

Inaugurazione del Centenario dell’Istituzione Teresiana

San Isidro

MADRID, Spagna (16 gennaio 2011)

Serata luminosa e temperatura gradevole per le strade di Madrid antica,  sabato 15 gennaio. L’ appuntamento era per le ore 19. Già poco dopo le 17 la via Toledo all’altezza del n° 37,  dove c’è l’accesso alla Collegiata di San Isidro,  era piena di amici, familiari e membri della Istituzione Teresiana. La gioia dei volti anticipava il clima della celebrazione.

  

Nel coro della Chiesa, più di centocinquanta bambini e giovani dell’ Instituto Véritas,  insieme a diversi loro professori, provavano i canti. Universitarie del Collegio Maggiore  Padre Poveda e giovani del movimento della Istituzione Teresiana ricevevano indicazioni,per la processione offertoriale.

 

Un grande quadro di San Pedro Poveda era sistemato in una cappella laterale, insieme ad una immagine della  Madonna dell’ Almudena.  Sotto il quadro di Poveda, ornavano l’insieme fiori bianchi, combinati con rose rosse, colore liturgico che simbolizza il martirio. Dentro la chiesa, ancora in penombra, la musica preparava alla celebrazione, nonostante il rumoreggiare proprio dei grandi incontri.

San Isidro

 

Luce e solennità

 Poco prima dell’ora prevista sono state accese le luci della Chiesa  e pochi minuti dopo, con una lunga processione di sacerdoti concelebranti, tre vescovi, D. Fidel Herráez Vega, Vescovo Ausiliare di Madrid, D. Faustino Sáinz, già Nunzio del Papa in Inghilterra e D. Ramón del Hoyo, Vescovo di Jaén e il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, si iniziava la Solenne Celebrazione Eucaristica con la quale l’ Istituzione Teresiana ringraziava Dio all’inizio del Primo Centenario della sua storia.

 “Canta Jerusalén... Eres pueblo santo, escogido por la gracia del Señor...” intonava il coro. Accompagnavano il canto circa mille duecento persone. Il profumo dell’incenso annunciava la solennità della celebrazione.

Loreto Ballester, Direttrice Generale dell’ Istituzione, ha letto  la monizione iniziale. Dando il benvenuto ha detto tra l'atro “... con l’ Eucaristía, massima espressione di azione di grazia, l’ Istituzione Teresiana inizia in diverse parti del mondo, le celebrazioni per i cento anni di vita nella Chiesa e nella società”, disse. Esprimendo il suo ringraziamento ai concelebranti e a tutti i partecipanti; ha poi continuato dicendo:

“Vogliamo che sia nuova l’ audacia di vivere e  annunciare il Vangelo, convinti della capacità curativa e trasformatrice della educazione e della cultura quando rispondono alla esigenza di San Pedro Poveda “pretendo riempire di Dio coloro che debbono vivere una vita autenticamente umana “. Audacia che portò Pedro Poveda fino al martirio e della quale troviamo un esempio concreto anche in Josefa Segovia.

Tutti insieme, nella comunione della Chiesa, rinnoviamo oggi l’impegno, in modo che questo albero buono, albero centenario di solide radici e sparso per il mondo, continui a dare i frutti buoni di cui il nostro mondo  ha bisogno.

Affidiamo questi frutti alla protezione e cura di Nostra Signora della Almudena”.

San Isidro

 

 Coincidenza provvidenziale

 Il “Gloria a Dios en el cielo y en la tierra paz a los hombres que ama el Señor” è stato cantato con gioia dal coro, diretto da Pilar Pérez, Rufina Cárdenas e Lourdes González la quale guidava dall’ambone i partecipanti.

Le letture corrispondenti alla 2º Domenica del tempo ordinario, furono proclamate da Fernando Padín e Raquel Pérez, membri della Istituzione Teresiana. Il salmo 39 “Aquí estoy, Señor, para hacer tu voluntad” fu cantato.

Del brano del Vangelo (Giovanni 1, 29-34) i versetti “centrali” sono stati::

“Ecco l’Agnello di Dio...”. “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio”.

Nell’omelia, il Cardinale Rouco, ha espresso la sua gioia nel presiedere la celebrazione e ha reso grazie per il Centenario della Istituzione Teresiana, per la varietà dei suoi frutti e per “la molteplice e complessa realtà che rappresenta; uno spaccato della Chiesa nella società”.

Ha indicato la robustezza delle “ radici della Istituzione Teresiana con lo stare radicata in Cristo per mezzo di espressioni e persone  sante, tra le quali si distingue il suo Fondatore san Pedro Poveda”. Menzionò anche alla beata Victoria Díez, maestra, membro della Istituzione e martire come Poveda e a Josefa Segovia, che  desidera vedere presto beatificata.

Ha indicato, come “una coincidenza provvidenziale” l’ annuncio della beatificazione del Papa Giovanni Paolo II perl 1º  maggio prossimo nella cornice di questo Centenario. “E’ una bella coincidenza dato che si tratta del Papa che beatificó e canonizzó  San Pedro Poveda a  Madrid, evento preceduto dall’incontro dei Giovani a Cuatro Vientos. Nello stesso modo ha ricordato che ad agosto avrà luogo lì la Giornata Mondiale della Gioventù e ha annunziato che il 16  marzo si metterà la prima pietra della  Parrocchia di San Pedro Poveda a Madrid.

Ritornando all’anno 1911, quando nasceva la Istituzione Teresiana, l’Arcivescovo di Madrid ha messo in risalto che  si era all’inizio dell’era moderna, pochi anni prima della prima guerra mondiale. E che nella società la gente aveva poca coscienza di quello che sarebbe successo. L’ idea di Poveda si presentò in quel momento come una risposta di cui avevano bisogno la società e la chiesa.

Aiutò l’ infanzia e la gioventù" ha affermato il cardinale apprezzando l’audacia implícita, fin dal suo nascere, nel carisma della Istituzione Teresiana, la stessa, ispirata da Santa Teresa di Gesú, che seppe come pochi quello che significa una vita interiore radicata in Cristo.

Ha concluso menzionando Covadonga dove nacquel’ IstituzioneTeresiana e la Spagna contemporánea. Ha chiesto alla Vergine e a San Pedro che, in questo anno, accompagnino  tutti coloro che appartengono o si sentono parte dell’Istituzione.

 

 San IsidroGesti e doni

Un momento significativo della celebrazione è stato quello della presentazione delle offerte realizzato da un gruppo composto da persone di diversa provenienza. Un bonsai, che rappresentava l’albero centenario che è l’I.T. ; libri, collegati al carisma e alla missione; una contribuzione per la Chiesa, per sottolineare il senso ecclesiale dell’ IT. Le preghiere dei fedeli sono state espresse in diverse lingue. Infine,c’è stata la lettura da parte del Cardinale Rouco  della benedizione apostólica che il Papa Benedetto XVI ha inviato alla Istituzione Teresiana nel suo Primo Centenario.

Al termine dell’ Eucaristía si è reso Omaggio alla Vergine; Marisol Izquiero ha introdotto il gesto con una monizione ricordando parole di san Pedro Poveda: "L'Istituzione Teresiana nacque sotto lo sguardo della Vergine di Covadonga " e  María ha sempre avuto un posto privilegiato nell’ IT.  A conclusione il coro ha intonato la preghiera di san Pedro alla Vergine  e l’Inno della Almudena.

Un forte e prolungato aplauso è scoppiato spontaneamente nella chiesa al concludersi della cerimonia religiosa, come segno di festa e anche di ringraziamento speciale all’ eccellente animazione del coro dell’ Istituto Véritas.

 

San Isidro

Presenze

Tra i presenti c’erano ambasciatori, sindaci, deputati, rappresentanti di congregazioni religiose e movimenti laicali, professori, cattedratici e decani di diverse facoltà universitarie, direttori di collegi maggiori , e inoltre famiglie, amici, collaboratori e membri delle diverse associazioni dell' Istituzione Teresiana.

 

 

 

Originale: Web de la Institución Teresiana

Traduzione: Anna M. Sartarelli