“Parola”, “poesia”, “coraggio”, “amico”…  al Centro Toniolo di Palermo

 tavoloParola, poesia, coraggio, amico. Sono le parole chiave che hanno accompagnato la presentazione di un libro di poesie composte da Salvatore Di Liberto e Daniele Barresi. “Vertigini” è il nome dell’opera che è stata presentata mercoledì 1 febbraio alla sala studio “Centro Toniolo”, gestita dall’Istituzione Teresiana di Palermo. Una raccolta di componimenti a quattro mani che esprime la visione del mondo e delle cose di due ragazzi ventiquattrenni uniti dalla passione per i versi e per la prosa. Uno di formazione più classica e letteraria, l’altro di formazione giuridica, entrambi stanno portando a termine il loro percorso universitario. Un concentrato di emozioni e percezioni della realtà è racchiuso in trenta poesie scritte ad incrocio dall’uno e dall’altro poeta che si alternano, ognuno con il proprio stile, dando vita a un libro nato dal contrasto di visioni diverse ma complementari sulla vita e sul mondo.

Il trionfo della poesia come espressione dell’interiorità, la riscopertaoperta del valore della parola che si rinnova e acquisisce significati sempre nuovi, sono stati gli aspetti sottolineati dalle persone intervenute alla presentazione dell’opera. Laura Vaccaro, in qualità di moderatrice; Suor Fernanda, giornalista delle Paoline; Magda Rosato, specializzanda in Filologia moderna, hanno dato il proprio contributo ai due autori protagonisti dell’incontro. Il pomeriggio dedicato a questo momento ha visto anche la partecipazione di un artista musicale, Nazario Di Liberto, che ha accompagnato con la sua chitarra la lettura delle poesie.

I due poeti

Restituire dignità alla parola ormai troppo spesso abusata” è il senso che ha dato Suor Fernanda al lavoro di Salvo e Daniele, che ha definito un gesto “altruistico” nel voler condividere con il pubblico dei lettori una parte di sé e del proprio vissuto. Un’analisi letteraria precisa, volta a “sbriciolare le parole”, è stata, invece, quella portata avanti da Magda Rosato, che ha concentrato il suo intervento sulle parole “amico” e “coraggio”. Di queste ha messo in luce l’origine linguistica, estrapolando dalla radice ed evidenziando, nel primo caso, il significato dell’essere “uomini di sostanza” quali sono i poeti, persone capaci di trasporre l’esperienza comune a tutti gli uomini attraverso il potere della parola. Nel secondo caso ha, invece, sottolineato l’idea di “slancio del cuore”, con cui il poeta agisce riempiendo di contenuti i “contenitori” che sono le parole. È attraverso questi due elementi essenziali – secondo l’analisi di Magda – che il poeta possiede, in qualche modo, il potere di eternare la parola consegnandola a noi, e di farci interrogare, rievocando dentro di noi sensazioni già vissute.

Due poeti

La lettura delle poesie, interpretate da Laura Vaccaro e alternate alla musica di Nazario Di Liberto, ha dato voce ai due scrittori-poeti, che hanno spiegato il significato e l’origine di alcune di queste. La visione di una realtà segnata dalle prospettive deluse, il contrasto e la tensione tra le speranze giovanili e un mondo che le disattende, rappresentano un po’ il filo conduttore dei componimenti che ruotano intorno alla parola “Vertigini”. L’immagine di qualcosa che dà il senso del vuoto, accostata, però, a un oggetto che lega, che unisce, che dà stabilità, è sintetizzata nella foto di copertina, realizzata da uno dei due poeti. “Un ormeggio che racchiude il senso di tutta l’opera, il significato di un contrasto che, anche se apparentemente non sembra avere vie d’uscita, apre la strada a nuove speranze”.

Emanuela Savio

musico

libro