Cento anni di IT, sessant’anni di presenza a Rossano

 

Rossano feb 2012La celebrazione del 4 febbraio scorso a Rossano è stata un rendimento di grazie per l’operato dell’Istituzione Teresiana nei suoi 60 anni di presenza in questa terra, oltre che, ovviamente, nei cento anni di presenza nel mondo.

“Come riuscire a far rivivere tutto questo in poche ore”? si chiedevano gli organizzatori. Impresa ardua! Eppure il tempo è passato senza rendersene conto!

Dopo i saluti di accoglienza ai partecipanti che riempivano totalmente la sala rossa del Palazzo San Bernardino, un video sulle “Radici della Istituzione Teresiana” ha presentato agli occhi, alla mente e al cuore degli attenti ascoltatori la metafora di un albero. Quest’albero ha radici profonde (l‘ispirazione divina accolta da un santo sacerdote nella preghiera e passata all’azione), è cresciuto con un tronco alto e robusto (le adesioni alla idea buena numerose e diversificate di donazione radicale e di cooperazione; la formazione chiara trasmessa anche negli Scritti), ha cominciato a estendere presto i suoi rami in tutte le regioni della Spagna, in Europa e oltre Oceano (presente adesso in 30 Paesi), ha dato frutti di evangelizzazione attraverso l’educazione e la cultura che, vissute secondo i valori del Vangelo, contribuiscono alla crescita umana e alla trasformazione sociale, ha dato soprattutto frutti di santità. Un albero sempre verde perché poggia le radici nell’acqua dello Spirito. La preghiera infatti, nelle parole del Fondatore, è l’unica forza dell’Istituzione Teresiana, come giustamente ha ben sottolineato l’Arcivescovo più tardi nel corso dell’Omelia.

albero centenarioPer i 60 anni ci sono state numerose testimonianze, cominciando dal gesto dell’Amministrazione comunale inaspettato, ma gradito, dello Attestato di benemerenza civica all’Istituzione Teresiana per la sua attività di educazione e formazione dei giovani di questo territorio” accompagnato da motivazioni di apprezzamento dell’opera “di promozione umana svolta con intelligenza e generosità da molte persone lungo tutto un sessantennio”.

E’ stato bello, infatti, quel pomeriggio del 4 febbraio, scoprire in una sala affollata volti conosciuti di adulti, che oggi mettono a servizio del nostro paese forze umane, culturali, sociali e professionali in ambiti di grossa responsabilità: uomini e donne che l’Istituzione Teresiana ha seguito nel loro percorso di formazione, che stima e incoraggia a continuare un servizio fecondo per il bene di questo territorio.

In realtà, oltre che un’azione di grazie, la celebrazione voleva essere l’invito ad un impegno rinnovato per un agire futuro in risposta alle sfide della nostra società di oggi e di domani, come è stato espresso nelle conclusioni, che specificavano, tra l’altro, i seguenti impegni:

  1. comunicare l’esperienza di Dio, perché “Credere fermamente e tacere non è possibile” (P. Poveda) è mettere Dio nel cuore;
  2. sviluppare la dimensione socio-educativa del carisma come chiave di trasformazione sociale;
  3. incrementare la solidarietà con i poveri e con gli esclusi.

Rossano feb 2012Focalizzare lo sguardo sulla dignità della persona riguarda al medesimo tempo azioni educative e sociali. Comporta la formazione di persone capaci di essere soggetti della propria vita e agenti sociali. In tale direzione continua oggi l’attività dell’Istituzione Teresiana di formazione spirituale e socio-culturale attraverso le Associazioni proprie dell’IT e in collaborazione con altre. E’ stato infatti largamente dispiegato il ventaglio delle diversità di appartenenza alla stessa e unica Istituzione - riconosciuta come Associazione internazionale di fedeli laici - per vivere lo stesso carisma e la stessa missione secondo modalità diverse:

- l’Associazione Primaria, a carattere universale, formata da donne che si impegnano in piena disponibilità, costituisce il nucleo che in modo speciale dà impulso alla missione e mantiene l’unità e la stabilità

- ACIT: i membri che integrano le Associazioni Cooperatrici sono uomini e donne che si impegnano a realizzare la missione dell’Opera e assumono il dovere di una presenza attiva nella società, integrando la fede e la vita.

- La famiglia Teresiana comprende anche: migliaia di ex-alunni in tutto il mondo, movimenti giovanili, amici e sostenitori, volontari…, tutti animati dallo stesso spirito, che affiancano nella loro missione i membri dell’Istituzione Teresiana.

A conferma di questa vita che continua nell’impegno rinnovato, la sala ha visto alternarsi testimonianze di alunni ed ex-alunni, di giovani del MIT e di esponenti dell’Organizzazione di Volontariato Insieme, che, nella sua autonomia, si ispira però all’opera di Poveda, iniziata nelle grotte di Guadix con gli emarginati dalla società,  attraverso la quale operano alcuni membri IT, impegnati per la difesa e promozione dell’uomo secondo il Vangelo.

La serata ha avuto il suo culmine nella celebrazione dell’Eucaristia  presieduta dall’Arcivescovo Santo Marcianò che ha stimolato i membri IT a riscoprire la bellezza e l’attualità del carisma Povedano e a rinnovare l’impegno di fedeltà e di testimonianza per portare la buona notizia dell’educazione e della cultura, che avvicina le persone alla BUONA NOTIZIA. L’Arcivescovo, rifacendosi alla Christifideles Laici, ha messo in luce i principi che fanno di una associazione una aggregazione laicale, appartenente alla Chiesa, comunione di battezzati.