MESSAGGIO DI AVVENTO E NATALE 2014
Si avvicina Natale, momento di acquisti, regali e incontri; le città si abbelliscono, i negozi si adornano, nelle case si respira un ambiente caldo e fraterno... e tu
Come vuoi vivere questo tempo di Avvento?
Il gruppo del corso di Santa Maria, gruppo internazionale dell’Associazione Primaria, si fa questa domanda nel ricevere da parte del Consiglio di Governo l’invito a condividere il Messaggio di Avvento con tutta l’Istituzione.
Nell’anno del V Centenario della nascita di Santa Teresa di Gesù, ricordiamo le sue incisive parole, che possono accompagnarci in questo cammino di Avvento: “Come dovremo essere…?” (Cammino di Perfezione 4, 1).
Come dovremo essere per ASPETTARE il Bambino?
Ecco, sto alla porta e busso;Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui,cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3, 20)
L’Avvento ci mette in contatto con l’attesa vigilante e attenta, desiderosa della presenza di Dio. Pone sulle nostre labbra e nei nostri cuori il grido Vieni Signore Gesù!, vieni nella nostra realtà e nella nostra storia.
A partire dall’esperienza di sentirci creature amate incondizionatamente da Dio, raccogliamo l’invito a vivere attenti e vigilanti. Mettendoci l’intenzione, ponendo tutto ciò che si è, in armonia con quanto si desidera vivere. Mantenere un atteggiamento lucido per sapere essere alla ricerca e in attesa.
Chiediamo al Signore con fede e speranza l’esperienza di sentirci amati incondizionatamente da Lui e di essere attenti e vigilanti alla sua venuta.
Come dovremo essere per ACCOGLIERE il Bambino?
Qui è dove si dimostrerà l’amore, in mezzo alle occasioni, e non nei ritiri della solitudine; (Santa Teresa, Fondazioni 5,15)
Preparare la venuta di un bambino implica preparargli un luogo, uno spazio nel cuore, un ambiente accogliente dove possa vivere e crescere.
Preparare la venuta di un bambino implica un cambiamento di priorità e di modi di pensare, cambia il ritmo di funzionamento di tutti quelli che lo circondano.
Preparare la venuta di un bambino implica essere aperti alla reciprocità nel dargli tutto ciò che desidera e di cui ha bisogno, e nel ricevere tutto ciò che porta e regala.
Preparare la venuta di un bambino implica uscire da noi stessi e centrare la nostra attenzione sul mistero della vita, sul mistero del regalo e accogliere il dono senza cercare di possederlo.Tutti siamo invitati a vivere la gioia e la speranza della venuta di Gesù nel nostro cuore e nel nostro mondo. Questo senso profondo dell’Avvento è un invito che vogliamo condividere con tutti.
Chiediamo al Signore con fede e speranza la capacità di uscire e creare spazi di accoglienza, specialmente per i più piccoli e gli esclusi.
Come dovremo essere per AVERE FIDUCIA nel Bambino?
Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. (Is 9,1-2)
Il Vangelo, la Buona Notizia dell’Incarnazione di Dio, inviterà sempre a superare il sospetto, la sfiducia permanente, la paura di essere invasi, gli atteggiamenti difensivi che il mondo attuale ci impone (...), a correre il rischio dell’incontro con il volto dell’altro, con la sua presenza fisica che interpella, con il suo dolore e le sue richieste, con la sua gioia contagiosa in un costante corpo a corpo. (Evangelii Gaudium, 88)
L’Avvento è un tempo opportuno per rinnovare la nostra fiducia nel Dio della vita. Un Dio che si fa Bambino per invitarci alla rivoluzione della tenerezza e dell’amore. Un Dio che si fece simile agli uomini (Fil 2, 7), che abbraccia la nostra piccolezza e ci insegna a fidarci e a condividere le sue promesse di giustizia, liberazione, guarigione, inclusione ... di amore incondizionato.
Chiediamo al Signore con fede e speranza di incontrare la sua fortezza nella nostra debolezza, con la certezza che le sue vie non sono le nostre.
Come dovremo essere per DONARCI al Bambino?
“Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. (Lc. 1, 38)
L’autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne è inseparabile dal dono di sé, dall’appartenenza alla comunità, dal servizio, dalla riconciliazione con la carne degli altri. (Evangelii Gaudium, 88)
Affidarci al progetto di Dio significa guardare la realtà con uno sguardo pieno di compassione, offrire parole che generano consolazione e speranza, avere le orecchie aperte al grido e al dolore del mondo, avere il coraggio di toccare la fragilità e di curare le ferite.
Affidarci al progetto di Dio significa uscire per le strade e gioire della festa dei piccoli (Lc 15, 11-32) e della retribuzione degli ultimi (Mt 20, 1-16).
Chiediamo al Signore con fede e speranza passione per il Vangelo e per il servizio ai nostri fratelli.
Maria, che sperimentò nel suo corpo di donna la crescita della vita e preparò la venuta del Bambino, sia la nostra compagna di viaggio in questo lavoro incompiuto: finchè Cristo non sia formato in voi. (Gal 4, 19)
Vi invitiamo a vivere uniti in questo tempo, con questi quattro atteggiamenti: SPERARE, ACCOGLIERE, AVERE FIDUCIA E DONARSI
Con molto affetto,
¡Feliz Navidad!, Buon Natale!, Maligayang Pasko!, Merry Christmas!, Joyeux Nöel!