L'I.T. a Lizzano (TA): Pedro Poveda nel cuore della Puglia

 

 

 

Indicazione stradale Centro PovedaLizzano è un comune di 10.000 abitanti, situato nella parte più settentrionale del Salento, a circa 25 km da Taranto, famoso soprattutto per gli estesi vigneti che lo circondano, dai quali si produce il celebre vino “Primitivo”.

 

Non è certamente – come ben sa chi ci conosce meglio, ma come si può facilmente intuire anche scorrendo queste pagine – una zona di “insediamento” dell’Istituzione Teresiana…  Come è possibile, allora, che il nome di Pedro Poveda – fondatore della stessa – sia comparso, proprio a Lizzano, 3 o 4 anni fa, su una targa che indica la denominazione di un Centro Educativo che a lui si richiama?

 

Tutto cominciò il 28 luglio del 2011, quando una intraprendente e dinamica donna del paese – Silvia Buccoliero – cattolica, desiderosa fin da giovane di vivere la sua fede nell'impegno socio-educativo - fondò  con un gruppo di concittadini una Cooperativa sociale (denominata “Edelweiss”) che si prefiggeva lo scopo di favorire la crescita culturale e sociale del paese, attraverso la creazione di spazi educativi, centri per il recupero scolastico, ludoteche ecc.

 

Torta dedicata a San Pedro PovedaQuel giorno, Silvia e i suoi soci – felici del passo compiuto ma coscienti delle responsabilità che li attendevano – desideravano dedicare la fondazione della Cooperativa al Santo del giorno, mettendola sotto la sua protezione… e fu così che, dopo qualche ricerca in rete, si “imbatterono” nella figura – fino ad allora del tutto sconosciuta – del Fondatore dell’Istituzione Teresiana, sacerdote, pedagogista, martire (ucciso durante la guerra civile spagnola, il 28 luglio del 1936). Per Silvia, in particolare, fu un "colpo di fulmine": già dalla semplice lettura del profilo biografico di San Pedro Poveda, le risultò immediatamente chiaro che quel sacerdote spagnolo vissuto all'inizio del secolo scorso, che aveva dedicato la sua vita alla causa dell'evangelizzazione e della promozione umana attraverso l'educazione e la cultura, che in maniera così sorprendente e solo apparentemente "casuale" era entrato nella propria vita, poteva davvero diventare il "punto di riferimento" per il suo impegno a favore della propria comunità, della propria terra.

 

Da lì è scaturito il desiderio di conoscere meglio la figura di Poveda, ma anche l'Opera da lui fondata; attraverso queste pagine, sono iniziati i primi contatti, prima epistolari, poi telefonici... fino all'incontro con alcuni membri dell'Istituzione - a Lizzano e poi anche a Roma e a Rossano Calabro - con i quali è immediatamente nata una profonda amicizia umana e spirituale.

 

Silvia Buccoliero con alcuni membri ITFin dall'inizio, è stato chiaro ai soci della Cooperativa Edelweiss e a Silvia in particolare, che il loro impegno educativo doveva ispirarsi ai principi pedagogici povedani; che, soprattutto, avrebbero dovuto far propria la preoccupazione - chiara fin dal principio al fondatore dell'Istituzione Teresiana - per una solida formazione - cristiana, umana, professionale - degli stessi "formatori". Per questo, ben presto - e con particolare urgenza nel momento in cui la Cooperativa ha rilevato la gestione di una scuola parificata, materna/elementare, fino ad allora gestita dai francescani - è stato chiesto all’I.T l’aiuto per un percorso formativo diretto ad insegnanti, educatori, genitori. A questo progetto l'Istituzione ha dedicato due anni, con il contributo di diverse persone, sia della Associazione Primaria che di ACIT. Alla fine dello scorso anno è nata l’esigenza, da parte di tre coppie, di iniziare una formazione volta alla conoscenza dell’I.T e all’approfondimento della fede.

 

Siamo all'oggi: i responsabili dell'Istituzione in Italia hanno risposto ben volentieri a questa esigenza degli amici pugliesi, affidando ad una commissione formata da alcuni membri della comunità romana - con la supervisione di P. Rinaldo Paganelli, sacerdote dehoniano, esperto in catechetica, grande amico dell'Istituzione - la predisposizione di un "percorso" di approfondimento della fede fondato sulla riscoperta dei sacramenti (in particolare quelli "fondanti", quali Battesimo ed Eucarestia), che tenesse conto in maniera incisiva della spiritualità e del carisma dell’I.T. facendo riferimento ad alcuni testi di S. Pedro Poveda.

 

Padre Rinaldo con Enza Annunziata e il gruppo di LizzanoIl primo incontro si è svolto nel fine settimana 17-18 gennaio: un incontro introduttivo, al quale è stato dato il titolo “Formarsi ad una fede adulta", strutturato intorno alla rivisitazione di un cammino di fede in un contesto di cambiamento.

 

Silvia Buccoliero aveva provveduto a divulgare l’evento nelle parrocchie vicine invitando anche i due parroci di Lizzano, che hanno manifestato vivo interesse per l’iniziativa e anche per la conoscenza dell’Istituzione Teresiana, della sua missione e della figura di Pedro Poveda.

 

All’incontro hanno partecipato più di quaranta persone, la maggior parte “giovani adulti”, di cui molti impegnati nella catechesi.

 

L’incontro - condotto a più voci da p. Rinaldo e dagli altri membri dell'I.T presenti, Enza Annunziata e Giuseppina Tavernise - è stato strutturato in 3 momenti: la fase dell’espressione, la fase dell’approfondimento e la fase della riappropriazione. Ciascuno di questi momenti è stato arricchito dalla partecipazione attiva dei presenti e dall’ascolto attento.

 

Porticciolo di Lizzano MarinaDurante le due giornate di permanenza a Lizzano, ci sono poi state altre occasioni - passeggiate, incontri personali, ecc... - in cui la tematica è stata ripresa e approfondita. La giornata di domenica ha visto la degna conclusione, con la celebrazione eucaristica nei locali della scuola materna, altrettanto partecipata e numerosa.

 

In sintesi, ancora una volta - come era già risultato evidente fin dal primo contatto - i membri dell'Istituzione non hanno potuto che constatare con gioia la forte spinta spirituale espressa dagli amici di Lizzano e dalla loro comunità, in grado - pur in un contesto "periferico" nel senso più ampio del termine - di promuovere iniziative importanti,  e caratterizzata dalla presenza di tante persone che si lasciano coinvolgere da proposte significative.

 

Targa Centro PovedaSoprattutto, l'incontro ha confermato quanto gli appartenenti all'Istituzione hanno intuito fin dai primi contatti con Silvia Buccoliero: evidentemente, San Pedro Poveda ha voluto in modo misterioso "fare irruzione" nella vita di questa remota realtà del sud Italia, dove ha "percepito" quelle potenzialità e quella disponibilità cui qui sopra si faceva riferimento. Da questo punto di vista, perfino le numerose e forse inevitabili difficoltà e incomprensioni che Silvia e i suoi amici hanno sperimentato nel loro cammino dalla fondazione della Cooperativa, non sono altro che un "segno di autenticità": Poveda stesso le sperimentò dolorosamente, fin dall'inizio della sua missione nelle "cuevas" di Guadix... Ancora una volta, non si può non credere che lui stesso continuerà ad accompagnarli!

 

 

 

 

 

Giuseppina Tavernise

 

Roberto Jori