L'Eucaristia ci fa buoni come il pane: terzo incontro dell'I.T. con la comunità di Lizzano (TA)
“L’EUCARISTIA CI FA BUONI COME IL PANE” è il titolo del 3° incontro programmato per il gruppo di Lizzano durante l’anno 2014 – 2015 e che si è svolto nei giorni 15 e 16 giugno.
Ancora una volta l'incontro è stato guidato da padre Rinaldo Paganelli, coadiuvato da due membri dell'Associazione Primaria - gli stessi che lo hanno accompagnato fin dal primo incontro - e da una coppia ACIT.
Come luogo dell’incontro questa volta è stato scelto il cortile del panificio di Pino, marito di Silvia Buccoliero, promotrice di questo ciclo di incontri. La dinamica dell’incontro ha seguito l’impostazione dei incontri precedenti e si è arricchita, nella fase esperienziale, da alcuni gesti molto significativi: presentazione dei vari tipi di farina e del lievito madre; impasto; presentazione del pane buono e infine il gesto di spezzarlo e condividerlo tra i partecipanti.
Come piccolo segno da portare a casa, un segnalibro preparato dai partecipanti, sul quale gli stessi avevano scritto questa frase: “Ti auguro di lasciarti trasformare e di essere pane…….. per…….”. Ogni persona lo ha completato e lo ha scambiato.
In questo contesto alcune frasi di S. Pedro Poveda sull’Eucaristia hanno avuto una importante e significativa ricaduta.
Tutto questo in un clima di ascolto, di accoglienza e di vera partecipazione. Oltre quaranta le persone presenti.
Come nelle occasioni precedenti, alcuni dei membri della comunità di Lizzano hanno partecipato a casa di Silvia Buccoliero ad un incontro più ristretto, con i membri I.T. presenti, finalizzato ad una conoscenza più approfondita della spiritualità di San Pedro Poveda, fondatore dell'Istituzione Teresiana.
Il resto di queste giornate è trascorso, come al solito, vivendo le relazioni con le persone. Non è mancata una cena familiare con panini e un po’ di birra sugli scogli contemplando le stelle e godendo della brezza marina.
Come le volte precedenti, tutti i partecipanti - sia dell'I.T. sia della comunità di Lizzano - si sono lasciati con l’impegno di continuare l’esperienza, possibilmente coinvolgendo i parroci del paese.
Giuseppina Tavernise