La vita di San Pedro Poveda nei cinema spagnoli
Il prossimo 4 marzo, nelle principali città spagnole, debutterà nelle sale cinematografiche il film “Poveda”, basato sui momenti principali della vita del Fondatore dell’Istituzione Teresiana.
La pellicola è stata realizzata dal regista Pablo Moreno – già conosciuto in Spagna – su sceneggiatura dello stesso e di Pedro Delgado. I protagonisti sono Raul Escudero (che impersona Pedro Poveda), e Elena Furiase (che interpreta Josefa Segovia, detta “Pepita”, una delle prime collaboratrici di Poveda e prima Direttrice Generale dell’Istituzione).
Sul sito www.povedalapelicula.com si possono vedere i dati artistici e tecnici del film, a partire dalla trama, che ripercorre le fasi salienti della vita di Poveda: la prima tappa è l’inizio della sua missione sacerdotale nelle Grotte di Guadix (Granada) nel 1901, in una zona allora emarginata e dimenticata, dove si trova di fronte al problema dell’educazione, a cui risponde sviluppando un ampio lavoro sociale ed educativo. Questo suscita grandi simpatie ed adesione, ma al tempo stesso anche diffidenza ed invidia in settori colti e clericali della città, che lo costringono a un doloroso abbandono, che lo porterà all’estremo nord della Spagna, a Covadonga, nelle Asturie. Lì, ricoprendo il ruolo di canonico del santuario mariano – molto importante nella storia del paese – con molto tempo per riflettere e meditare, circondato da verdi paesaggi montani, si interessa della situazione educativa della Spagna e nel 1911 inizia un movimento nuovo, portato avanti da giovani donne, origine dell’Istituzione Teresiana, con il desiderio di formare un professorato cristiano qualificato.
La sua opera si estende in tutta la Spagna, dove apre Accademie, Residenze e Centri Pedagogici. A Jaén conoscerà Pepita Segovia, la prima donna laureata in pedagogia della città, che diverrà la prima direttrice dell’Istituzione Teresiana: una colonna fondamentale per il suo sviluppo sia all’interno che fuori dalla Spagna.
Poveda si stabilisce a Madrid nel 1921 e lì concilia vari incarichi sacerdotali, sociali ed educativi, tra cui la “Confraternita del Rifugio”. Vivrà poi la Spagna convulsa degli Anni Trenta, in cui le dispute sociali, educative e religiose si acuiscono fino a sboccare nella guerra civile. In quel contesto, Poveda, uomo di pace e di dialogo, sarà vittima della violenza e dell’intolleranza, finendo ucciso il 28 luglio 1936 ma lasciando – con la testimonianza della propria fede – una scia di luce e di speranza.
Come detto all'inizio, il film sarà proiettato all'inizio nelle sale cinematografiche spagnole. Sono in corso le trattative per poterlo diffondere anche in altri paesi, ancorché sia ragionevole pensare che la diffusione sarà più agevole in quelli di lingua spagnola (a partire dall'America latina). La pellicola - la prima che venga concepita sulla figura del fondatore - rappresenta comunque - a giudizio dell'Istituzione Teresiana - una opportunità unica per una maggiore diffusione della conoscenza della vita e dell'opera di un uomo, un sacerdote che è stato - come la grande santa cui si è ispirato, tanto da darne il nome alla sua Opera - "pienamente umano e tutto di Dio", donando alla Chiesa e al mondo un carisma pienamente adeguato per affrontare i nostri difficili tempi alla luce del Vangelo.
I.T.