Storia dell’Istituzione Teresiana in Italia (1934-1936)

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I primi passi dell’Istituzione Teresiana in Italia vengono abilmente ricostruiti da Anna Doria in questo testo, a partire dal “Diario” che le protagoniste di questa avventura stilano giorno per giorno e dalle lettere che inviano a Pedro Poveda, fondatore dell’Opera, ed alla direttrice della stessa, Josefa Segovia.

Il lavoro fa parte di un’opera più ampia, una storia dell’Istituzione Teresiana dal 1911 al 1936, realizzata in collaborazione da diverse autrici e coordinata dalla “Cattedra Pedro Poveda di Storia dell’Istituzione Teresiana, edita in spagnolo da Silex Ediciones S.L. 2014.

Per rendere comprensibile ai lettori italiani e stranieri le dinamiche di inserimento nella realtà italiana delle quattro teresiane appena arrivate a Roma, Anna Doria delinea accuratamente il contesto italiano della metà degli anni 30 da vari punti di vista, urbanistico, politico, sociale, culturale, educativo, ecclesiale, soffermandosi particolarmente su quegli aspetti che di più interessavano alle nostre giovani teresiane.

Un’attenzione particolare è rivolta pertanto all’ambiente universitario, nel quale immediatamente due di loro si inseriscono per acquisire un titolo di studio che permettesse loro di inserirsi nella professione per svolgere in Italia la missione propria dell’istituzione.

Particolarmente interessante è la loro partecipazione a Congressi e Mostre nel corso dei quali si fanno conoscere ed allo stesso tempo intessono relazioni molto interessanti con persone che hanno ruoli importanti nel campo del rapporto fede-cultura e nell’Azione Cattolica Femminile, oltre che con eminenti personaggi della Chiesa, che dimostrano di apprezzare la nuova Istituzione.

Anna Doria non manca di cogliere, fra le righe del Diario che ha quasi sempre un tono cronachistico, anche qualche accenno critico nei confronti dei metodi educativi del fascismo che in quegli anni si arrogava il monopolio dell’educazione della gioventù.

Grazie, Anna, per aver riportato alla nostra memoria l’intraprendenza di queste quattro giovani che, a partire da una solida vocazione e da uno sguardo al futuro pieno di speranza nonostante le difficoltà dei tempi, hanno saputo gettare i semi da cui è nata questa porzione di Istituzione nella quale anche noi siamo stati generati.


Daniela Corinaldesi