La proposta educativa di Pedro Poveda
Un metodo per il nostro tempo

Presentazione libri

Il 20 maggio scorso, nella sede dell’Istituzione Teresiana Italia, in via Cornelio Celso 1, ha avuto luogo un incontro sul metodo pedagogico di Pedro Poveda, che l’UNESCO nel 1974 ha riconosciuto come umanista e pedagogo.

La presentazione è stata fatta dalla prof.ssa Margarita Bartolomè Pina, lei stessa pedagoga e docente dell’Università di Barcellona che ha curato l’edizione critica degli scritti povedani Ensayos y Proyectos Pedagogicos (Saggi e Progetti Pedagogici). Un lavoro accurato che ha richiesto otto anni di studio del materiale, corredato da note tecniche, di studio e da note complementari che permettono di conoscere anche il contenuto dei testi di cui si è servito Poveda per l’elaborazione del suo Progetto.

I documenti sono stati presentati inquadrati in sei tappe che aiutano a capire il contesto nel quale furono scritti e le linee tematiche di fondo.

In questo breve resoconto ci limitiamo solo a qualche accenno.

Margarita Bartolomè (d) e Carmen Aparicio (s)
Margarita Bartolomè (d) e Carmen Aparicio (s)

Data la particolare situazione politica che attraversava la Spagna in quel periodo (prima metà del 900), e la propaganda laicista contro l’insegnamento cattolico, l’attenzione di Poveda era centrata soprattutto proprio sull’insegnamento, che egli riteneva uno strumento fondamentale per poter cambiare la società. Insegnamento non come semplice trasmissione di sapere, ma come educazione globale della persona.

Riportiamo solo due punti che però possono dare l’idea della concezione pedagogica di Poveda:

1) Grande sensibilità verso la questione sociale. E infatti dal suo modo di agire si può imparare come avvicinarsi alle persone e alle popolazioni a rischio di esclusione. Per Poveda era molto importante  mettere sempre al centro di un progetto la persona.

2) L’educazione per Poveda deve essere intessuta dall’amore per l’altro che si esprime in tenerezza, perché sa riconoscere la fragilità della persona, capirne le necessità e riconoscerne le potenzialità, facendo in modo che vengano espresse per una crescita vera della persona.

Nel nostro momento storico in cui è presente il rischio di esclusione nei confronti di persone e popoli, in cui la fragilità soprattutto dei giovani è evidente, il progetto Pedagogico di Poveda diventa uno strumento prezioso per ogni educatore e appare di stringente attualità.

Anna Maria Donnarumma
Anna Maria Donnarumma

Il sabato successivo, 27 maggio, il panorama è stato completato dalla presentazione, a cura di Daniela Corinaldesi, del libro di Pedro Poveda “Alrededor de un Proyecto” di cui Anna Maria Donnarumma ha fatto la traduzione e uno studio accurato che approfondisce la figura del Poveda e la sua capacità progettuale.

Si tratta di una rilettura attualizzata di nove articoli giornalistici che Poveda ha scritto mentre andava maturando il suo pensiero pedagogico.

Dopo una prima parte in cui si tratteggia l’ambiente storico-politico della Spagna del tempo in cui nascono questi articoli, in una seconda parte vengono presentate le idee chiave che caratterizzano il tema in essi sviluppato.

L’autrice rilegge, appunto, alcune parole chiave, operando una decodifica del significato di questi termini sia leggendoli nel contesto testuale, sia in rapporto ad altri scritti di Poveda di epoche successive.  Nell’ultima parte del lavoro vengono evidenziate le diverse trame che intessono non solo il testo, ma attraverso di esso il vissuto ed il percorso progettuale del Poveda.

M. Orlando