“ALMAS DE FUEGO”

Victoria Diez  e  Teresa d’Avila

Festa Victoria Diez

L’11 Novembre, compleanno della Beata Victoria  Diez y Bustos de Molina, la Istituzione Teresiana in Roma, approfittando della concomitanza dell’’evento con la recente indizione dell’’Anno Giubilare auspicato da papa Francesco nel nome di Santa Teresa d’Avila, ha voluto sottolineare la modernità,  l’affinità di fede e  di  pensiero, di due donne esemplari.

Due grandi donne, Teresa d’Avila e Victoria Diez, nate in contesti diversi a distanza di circa cinque secoli, ma che sembrano aver saputo seguire, tra i tanti possibili, i punti consequenziali di uno stesso percorso formativo: “Preghiera, Una vita incentrata in Cristo, Amicizia”.

 Ne sono state suffragio, le letture dei loro pensieri da parte di convincenti voci recitanti, la poesia della maestra Guida Manzoni, la canzone con le parole di Teresa d’Avila e le immagini di documentazione che, circondate dalle atmosfere musicali suscitate dalla chitarra di Gianni Mottola,  sembravano invitare a rinunciare alla singolarità delle autrici originali per meglio accomunarle nel titolo del pomeriggio di fraternità di Roma: “Almas de Fuego”.  Diranno, che la forza dello zelo che consumava Teresa l’aveva fatta maestra; e sarà così anche per Victoria.

Festa Victoria DiezAl titolo, Almas de fuego, non compiutamente traducibile in italiano, gli ideatori dell’evento hanno preferito il significante distico del sottotitolo: “L’Amore non ha Prezzo”.

Con queste stesse parole si motivava la breve ma compiuta vita (1903-1936) di Victoria Diez, maestra e martire a Hornachuelos nel profondo sud della Spagna, fedele testimone dell’’amore a  Cristo e alla comunità di cui si sentiva amica.

Il brano musicale finale, cantato da tutta la sala: “… Animo Compañeros que la vida puede más…” era la felice conclusione di un pomeriggio partecipato dai numerosi presenti, provenienti anche da diverse nazioni, a cui è andato l’augurio di amicizia del brindisi finale.


                                    
                            Rodolfo Grasso