Pomeriggio d’arte a Villa Ximenes

Villa Ximenes, residenza dell’Istituzione Teresiana-Italia, è di per sé un’opera d’arte, infatti è uno dei più rappresentativi esempi di Liberty a Roma. Sede ideale, quindi, per accogliere la manifestazione che si è svolta nel pomeriggio di sabato 23 giugno: la presentazione al pubblico di un suggestivo quadro di Estella Francioso il cui tema centrale è l’Ascensione di Cristo.

 Estella Francioso fa parte dell’UCAI, (Unione Italiana Artisti Cattolici) e ha al suo attivo numerose opere sia pittoriche che scultoree, molte delle quali sono state esposte oltre che in Italia anche in Spagna e Olanda. Inoltre, nel 1994, su commissione dell’Ufficio Filatelico Vaticano, ha realizzato disegni per due serie di francobolli in occasione del sinodo dei vescovi africani e, ancora, si è aggiudicata il terzo premio del concorso nazionale per la realizzazione di una medaglia commemorativa per il quinto centenario della morte del Beato Angelico, opera richiesta dalla CEI.

La manifestazione si è svolta in più momenti scanditi da espressioni artistiche improntate a linguaggi diversi.

L’atto è iniziato con la benedizione del quadro impartita da don Sandro Canton, provinciale dei Canonici Regolari Lateranensi, che a seguire ha letto una sua interpretazione del dipinto a partire dagli elementi della pittura che vogliono significare il coinvolgimento della realtà umana nell’evento dell’Ascensione: “Il Cristo che ascende glorioso è compimento dell’umano e di ogni creatura perché tutto in lui è amato. Il suo soffio, come brezza leggera, vivifica le acque. Aria e acqua generano e muovono ogni realtà verso l’insieme, l’unità.”

Dopo questa prima parte i numerosi partecipanti si sono spostati nella sala multimediale di Villa Ximenes dove è stato proiettato un video girato da Elia Fleta, musicista, che sa esprimere la sua creatività in ambiti diversi, con la collaborazione di Sandra Rea, oncologa, esperta di tecniche informatiche.

Il video riprendeva Estella Francioso nel suo laboratorio mentre analizza le diverse sequenze pittoriche, svelandone il significato. Così si è potuto apprezzare il lungo lavoro richiesto dalla realizzazione dell’opera effettuata con la tecnica dell’affresco e si sono potuti cogliere, dalla viva voce dell’artista, i motivi pregnanti che l’ispirazione artistica andava man mano suggerendo.

Un ultimo aspetto è stato quello musicale realizzato da Elia Fleta alla chitarra e Marco Martinelli al flauto che hanno offerto al pubblico un concerto molto applaudito.

La festa si è infine conclusa con un ricco buffet che, pur non rappresentando una genuina forma d’arte, ha registrato ugualmente una entusiastica partecipazione.

M.Orlando