EUROPA: quale futuro?

Europa - quale futuro?

Lo scorso 6 aprile nella sala multimediale di villa Ximenes a Roma sì è svolto un incontro sul futuro dell’Europa.

Il pubblico, numeroso e attentissimo, ha ascoltato e vivamente apprezzato i tre relatori: Elio Rindone, professore di Filosofia nei licei romani, Sara Bianchi ed Emanuele Bobbio, giovani laureati in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali.

Elio Rindone ha ripercorso il Manifesto di Ventotene, il testo fondativo dell’ Europa Unita scritto nel 1941 nel pieno della seconda guerra mondiale da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, mentre, come antifascisti, erano al confino nell’isola di Ventotene. Ha messo in evidenza la distanza tra il sogno di un’Europa unita e solidale contro ogni dittatura, ingiustizia e disuguaglianza, così come gli autori la immaginavano, e la realizzazione attuale che, pur partendo nel 1957 con un progetto economico, negli anni successivi è stata nutrita dal desiderio di diventare un continente dove non solo non ci fossero più guerre, ma si realizzasse una vera collaborazione tra i popoli, però purtroppo si è realizzata solo in chiave economica. Ha concluso con l’interrogativo: “non è forse questa la vera crisi che oggi soffre l’Europa”?

Sara Bianchi ed Emanuele Bobbio si sono fermati sull’attualità.

Sara ha spiegato che la sfiducia complessiva che oggi soffre l’Europa dipende da un deficit di democrazia, in quanto il potere decisionale è esercitato dalla Commissione che è diretta emanazione degli Stati Nazionali, invece che dal Parlamento.

Ha ripercorso le tappe fondamentali del percorso di integrazione europea: 1957 progetto economico, 1992 trattato di Maastricht, 2009 trattato di Lisbona. Ha rilevato che il grande problema è costituito dalla mancanza di una Carta Costituzionale Europea, invano cercata nel 2004; quindi i vari stati al momento si coordinano solo in base a trattati.

Nella fase attuale i maggiori problemi in vista della realizzazione di progetti comuni sono costituiti dal terrorismo internazionale e dal fenomeno delle migrazioni. Quest’ultimo non va considerato solo nel suo aspetto problematico, ma lo si deve considerare anche come un’opportunità da cogliere. Stanno emergendo anche nuovi interessi che superano il livello nazionale, come i cambiamenti climatici e l’ambiente.

Emanuele ha trattato il tema della democrazia nel prossimo Parlamento Europeo, delineando diversi futuri scenari e possibili alleanze tra i vari partiti. Il prossimo Parlamento Europeo dovrà assolutamente confrontarsi con nuovi temi a cominciare da quello della democrazia.

Il pubblico è intervenuto numeroso ponendo domande su questioni calde, come la Brexit, i reali poteri del Parlamento Europeo e la contraddizione tra moneta unica ed economie diverse.

Emanuele e Sara ci hanno parlato della realizzazione di un sito on-line “Lo Spiegone”, dove settimanalmente pubblicano articoli con l’obiettivo di fornire strumenti utili per comprendere i fatti che di solito i giornali trattano sinteticamente, trascurando le cause e gli scenari che si aprono per il futuro. I temi prevalentemente trattati riguardano le relazioni internazionali, l’economia, la società e la cultura.

 

A. Doria