INVITO alla lettura di "Fratelli tutti"


 

L'Encíclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco sulla fraternità e l’amicizia sociale è un messaggio di Gesù che ci invita a “riconoscerci come fratelli e sorelle e quindi vivere tutti nella casa comune che il Padre ci ha affidato”. In essa il Papa propone un programma di vita per chi vuole collaborare alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno, a partire dalla vita quotidiana, dalla politica, dalle istituzioni e dall'impegno personale verso i più svantaggiati. Invita a cambiare il cuore per vivere  una fraternità aperta a tutti.

In ‘Fratelli Tutti’, Francesco, attraverso la parabola del Buon Samaritano, invita tutti a riscoprire il prossimo e a ricostruire il mondo mettendo al centro i poveri. Si ispira a Francesco de Assisi e fornisce una forma di vita “dal sapore di Vangelo” Spiega: “l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita”. Senza imporre dottrine ma comunicando l'amore di Dio.

Propone Carlo de Foulcold come esempio perchè, “a partire dalla sua intensa esperienza di Dio, ha compiuto un cammino di trasformazione fino a sentirsi fratello di tutti”. “Egli andò orientando il suo ideale di una dedizione totale a Dio verso un’identificazione con gli ultimi abbandonati nel profondo del deserto africano. In quel contesto esprimeva la sua aspirazione a sentire qualunque essere umano come un fratello”. e cita anche Martin Luther King, Desmond Tutu, il Mahatma Gandhi, il Gran Imán Ahmad Al-Tayyeb. Perché la vera fratellanza si basa sul dialogo con altre culture e religioni.

Il Papa, nell'introduzione alla lettera, dice che consegna al mondoun umile apporto alla riflessione affinché, di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole. Pur avendola scritta a partire dalle mie convinzioni cristiane, che mi animano e mi nutrono, ho cercato di farlo in modo che la riflessione si apra al dialogo con tutte le persone di buona volontà”.

Inserendo la lettera nel tempo di una pandemia dice che “se tutto è connesso, è difficile pensare che questo disastro mondiale non sia in rapporto con il nostro modo di porci rispetto alla realtà, pretendendo di essere padroni assoluti della propria vita e di tutto ciò che esiste. Non voglio  certo dire che si tratta di una sorta di castigo divino. E neppure basterebbe affermare che il danno causato alla natura alla fine chiede il conto dei nostri soprusi. È la realtà stessa che geme e si ribella”, spiega il Papa, ponendo fine con chiarezza alla visione di un Dio che punisce.

 

Leggendo gli otto capitoli di cui e' composto il testo, si aprono

La lettera è composta da 8 capitoli i cui titoli sono:

1.- LE OMBRE DI UN MONDO CHIUSO

2.- UN ESTRANEO SULLA STRADA

3.- PENSARE E GENERARE UN MONDO APERTO

4.- UN CUORE APERTO AL MONDO INTERO

5.- LA MIGLIORE POLITICA

6.- DIALOGO E AMICIZIA SOCIALE

7.- PERCORSI DI UN NUOVO INCONTRO

8.- LE RELIGIONI AL SERVIZIO DELLA FRATERNITÀ NEL MONDO

 

E finisce con due preghiere: Preghiera al Creatore e Preghiera cristiana ecumenica

 La Lettera è stata firmata ad Assisi, presso la tomba di San Francesco, il 3 ottobre, vigilia della Festa del Poverello, dell’anno 2020     (Testo della Lettera "Fratelli tutti")

                                                                                                                                         Foto: Vatican News               Inf.