Elisa, la santità della porta accanto

 Elisa Giambelluca ci ha accompagnato durante 4 giorni (1-5 luglio 2022) in un cammino di riflessione sui temi della Santità e della Fiducia, che si è tenuto a Isnello.

La prima sera, mentre in un’allegra festa del Grest parrocchiale di Cefalù veniva presentata la santità nel quotidiano attraverso Elisa, in altre 5 piazzette alcune persone si erano radunate per parlare di e “con” Elisa. Al fresco della sera, le parole del Papa: “Quello che conta è che ciascun credente discerna la propria strada e faccia emergere il meglio di sé, quanto di così personale Dio ha posto in lui” (Gaudete et Exultate, n. 11), e di Elisa: “Se metto tutto nelle tue mani, tutto è chiaro. Sono uno strumento per la tua gloria” (Dal Diario, 10 novembre 1972), hanno animato cuori e ricordi.

 

L’incontro con i ragazzi: Elisa ci ha aiutato a riconoscere il grande valore della fiducia: Dio si fida di noi! E poi Elisa ha regalato ai ragazzi una bellissima lettera. La sera una festa musicale in piazza: la santità non è noia, ma vita, allegria, condivisione!

L’incontro con i bambini: anche qui Elisa ha sorpreso perché ha offerto una santità semplice, da vivere nella famiglia, nel gioco, nella scuola, nel rispetto del creato che tanto sta a cuore a questi bambini. Ciascuno ha riconosciuto un dono speciale, condividendolo con gli altri.

I professori hanno incontrato un’Elisa docente e preside. La grande sfida di avere fiducia in sé stessi, di educare alla fiducia è ciò che accomuna gli educatori di tutte le epoche. Ed è al tempo stesso un modo meraviglioso di cooperare alla creazione di Dio, nello spirito di padre Poveda!

Le famiglie hanno vissuto uno spazio di condivisione accompagnati dalle parole del Papa: “La famiglia è il luogo dell’incontro, della condivisione, dell’uscire da sé stessi per accogliere l’altro e stargli vicino. È il primo luogo dove si impara ad amare. Questo non dimenticarlo mai: la famiglia è il primo luogo dove si impara ad amare” (X incontro delle Famiglie, 25 giugno 2022). Uno scambio ricco, profondo.

Il santuario di Gibilmanna ci ha accolto nella sua bellezza, accompagnando un momento di profonda preghiera e di canti per Maria.

Infine, la celebrazione nella Chiesa Madre ci ha permesso di ringraziare Dio per il dono di Elisa, nella certezza che ci accompagnerà nel nostro cammino di santità.

                                                                                                                Francesca Antonelli