La preghiera trasforma la nostra vita:
mettiamoci in cammino

V° Centenario della nascita di Santa Teresa d’Avila


Preghiera amiciziaDal 20 al 23 di Marzo 2015 l’Istituzione Teresiana, Mit, ex-alunni dell’Istituto Magistrale, ci siamo ritirati in preghiera(esercizi) a Cariati, dalle Suore di Santa Gemma. Vi comunichiamo qualche briciola del vissuto di questi giorni in cui ci siamo occupati della nostra interiorità: oggi la fretta e i molti impegni, le mille preoccupazioni, i nostri problemi personali e quelli così complessi e drammatici della nostra società ci impediscono di vivere e far tesoro della grandezza del nostro essere uomini e donne “preziosi agli occhi di Dio” (Is. 43) e capaci di costruire un mondo più umano per tutti.

Proprio “in questi tempi difficili“, dice Santa Teresa, “c’è bisogno di amici forti di Dio”. E il Convegno di Firenze 2015 “In Cristo il nuovo umanesimo” ci invita a incontrarlo ed a lasciarci incontrare da Lui.

E’ stata Santa Teresa, ad ispirarci la tematica delle giornate guidate da  P. Angelo Gatto,  carmelitano, “La preghiera trasforma la  nostra vita: mettiamoci in cammino”.


Sono state giornate stupende, intense, in cui abbiamo gustato il silenzio, abbiamo meditato, contemplato e compreso quanto sia necessario, significativo, importante e bello entrare in intimo rapporto con Dio, “da solo a solo, con Colui da cui sappiamo di essere amati”.

La preghiera ci ha fatto rientrare in noi stessi, nel nostro “castello interiore” (metafora veramente efficace, utilizzata da Santa Teresa), ed abbiamo capito che è eramente un dono restare in Lui.

Amici forti di DioRiportiamo quanto è emerso nella condivisione finale:

-        Dio ci fa sperimentare la sua amicizia: “Vi ho chiamato amici“ (Gv. 15);

-        La preghiera è un rapporto tra un io e un Tu, è un incontro a tu per tu, tra me e Dio, e non è qualche cosa d’intimistico, o astratto, virtuale, ma costitutivo della nostra persona; una scelta questa della preghiera “non opzionale” sia per noi cristiani che anche per ogni uomo.

-        La cosa principale è vivere la presenza del Signore nel nostro quotidiano, che diventa evento che ci cambia la vita perché ci ricostruisce come persone e ci permette di avere uno sguardo diverso: quello di Dio; perché è uno sguardo più umano, sulla vita, sugli avvenimenti, sugli altri .

-        Prendiamo la forma di Cristo che “si è fatto come noi per farci come Lui”, diventiamo Cristocentrici;

-        E’ un conformare la nostra vita alla sua che si  traduce nel distacco graduale da ogni schiavitù dalle cose, dall’orgoglio, nel praticare l’umiltà e nel trasfigurare le relazioni con gli altri in vera fraternità, prendendo la “forma del pane”. La preghiera trasforma la vita e la vita diventa preghiera.

-        E’ la preghiera che ci rende gioiosi e audaci e ci spinge a metterci in cammino, è già tempo di camminare di “uscire” e annunciare la Buona Notizia anche alle periferie del mondo testimoniando, con fatti, gesti e con la Parola una “vita tutta di Dio ed eminentemente umana” come fu quella di Teresa.


Portiamo con noi la gioia dell’incontro, e la “determinata, determinazione” di diventare oranti.

E’ sicuramente molto alto l’obiettivo, ci proviamo, abbiamo dalla nostra parte la sicurezza che a Lui tutto è possibile.

Facciamo tesoro delle “parole” di Teresa :“…vi chiedo solo di guardarlo. Egli vi guarderà con quei occhi tanto belli, compassionevoli.
 

Ringraziamo tutte le persone che ci hanno sostenuto con la preghiera e la vicinanza.



La commissione organizzatrice

Aldo Platarota - Angela Giordano - Angela Grillo - Franca Aiello - Lia Panera- Silvana Blefari -Teresa Mazzitello