Madonna delle Armi

Pellegrinaggio al Santuario della Madonna delle Armi

Secondo la tradizione ormai consolidata, anche quest’anno, l’IT di Rossano ha organizzato, il 30 maggio scorso, domenica della SS Trinità, la giornata Mariana alla quale in molti, provenienti da Cariati, Rossano e Corigliano, abbiamo aderito senza esitazione, spinti dalla devozione a Maria. Meta del nostro pellegrinaggio è stato il suggestivo Santuario della Madonna delle Armi, in Cerchiara di Calabria.

Come è nello stile teresiano, il clima di famiglia, di amicizia e di gioia ha caratterizzato il nostro ritrovarci. Dopo il breve viaggio in autobus, durante il quale abbiamo condiviso preghiere e canti, siamo giunti sul posto. La celebrazione di un matrimonio in corso nel Santuario ci ha indotto a fermarci in un locale attiguo, dove Franco Converso ci ha informati, in modo accurato e dettagliato, sulla storia del Santuario. Esso, risalente intorno al XV-XVI sec., sorge alle pendici del monte Sellaro, a 1015 m. di altezza, in una incontaminata natura, con vista sulla piana di Sibari. Il complesso architettonico, testimonianza significativa di arte rinascimentale, incastonato nella roccia, racchiude al suo interno la grotta, che custodisce la miracolosa immagine nera della Madonna “Achiropita” ritratta su pietra, conservata in una teca d’argento, che attira a sé tanti pellegrini.

Terminata la particolareggiata descrizione, si è dato inizio al momento di spiritualità. Nicoletta Caliò, che ha relazionato sul tema della nostra giornata Mariana: “Fate quello che Egli vi dirà”, parole pronunciate da Maria alle nozze di Cana, ci ha offerto molti spunti di riflessione.

TramontoMaria, madre attenta e premurosa, ci affida al Figlio. Oggi, come allora a Cana, è attenta alle nostre necessità: “Fate quello che Egli vi dirà”. Ci  invita a riempire le nostre giare vuote di gioia, di pace, di entusiasmo, di speranza, di perdono. Maria  intercede continuamente presso Gesù, perché ci ascolti e ci invita ad essere fiduciosi nella potenza del Figlio. Maria è attenta e pronta nel dare una risposta all’uomo di oggi, ma è necessario che ognuno di noi sia disposto a fare quanto il Signore gli chiede. Molto toccanti e cariche di commozione sono state le citazioni su Elisa e sulla sua devozione alla Madonna. Scriveva il 1° giugno 1973: “Vorrei ricordare la giornata di ieri. Io pensando alla mia vita intravedo un lungo filo mariano. E’ perché ora le voglio più bene e dappertutto intravedo il suo amore?.. E’ stata la Madonna la causa della mia vocazione? Credo di si…Ti do tutto il mio cuore.”

Dopo la meditazione su preghiere e brevi testi suggeriti da Lia e la preghiera personale, ci siamo ritrovati per la condivisione delle nostre riflessioni, dove ognuno liberamente ha aperto il proprio cuore. Dalle testimonianze è emerso quanto sia intensa la nostra devozione alla Madonna e quanto Ella sia vicina a chi la invoca.

Terminato il momento di spiritualità, abbiamo gustato e fatto onore ai cibi preparati da ciascuno di noi, completati da dolci e caffè, nello spirito di condivisione.

La splendida e intensa giornata si è conclusa nell’accogliente Santuario per la celebrazione dell’Eucaristia da parte di don Piero Frizzarin il quale nell’omelia ha sottolineato la centralità del mistero della Trinità nella fede cristiana. Non si può affermare che Dio è amore se non si tiene conto della Trinità. Non possiamo racchiudere il mistero della Trinità nella nostra mente, ma possiamo entrare in esso, perché è il mistero di Dio Amore, luce che illumina.

Durante l’offertorio, in processione, davanti all’immagine della Madonna abbiamo deposto dei rami di ginestre, raccolti sul posto che ne è particolarmente ricco, come simbolo dell’offerta di noi stessi e delle nostre preghiere, perché la  Madre Celeste le affidi, quale Mediatrice, al cuore di Suo Figlio affinché le accolga.

 

Con questa speranza nel cuore siamo ritornati alle nostre case, fiduciosi e più ricchi di gioia e di amore a Maria.

                                                                                                          
                                                                                            Franca Aiello