Consigli sullo studio (1920)

I membri dell'Opera] per compiere la loro missione hanno bisogno di virtù e scienza e, se manca l'una o l'altra, risultano non idonei a portare a compimento la missione.

La vostra scienza farà emergere la vostra virtù.

Se conosceste i frutti che la scienza produce per la santificazione del prossimo, nell'acquisirla, mettereste un impegno pari al vostro zelo per la loro salvezza.

La cultura è un'arma potente per dominare chi non distingue né apprezza la virtù, perciò, chi non cerca di acquisirla rinuncia ad un'arma insostituibile per attrarre quel tipo di persone.

L'amore allo studio e l'impegno per acquisire la scienza sono direttamente proporzionali all'amore all'Opera e allo zelo per il suo buon nome.

Le vostre virtù assumono un rilievo straordinario per gli alunni e per la società, se in essi si riconosce un certo livello intellettuale.

Cade in errore chi tralascia lo studio con estrema facilità, convinto che questa omissione non costituisca una mancanza al proprio dovere.

Chi, con il pretesto di amare la virtù e con l'ansia di raggiungerla, dimentica di acquisire la scienza, non soddisfa uno dei principali doveri del proprio stato.

Quando si ha tempo per tutto tranne che per lo studio e per il lavoro intellettuale, si lascia incompleto il lavoro della scuola.

Se si studia, si spiega, si tengono conferenze, si scrive per Dio, allora si studierà, si spiegherà, si terranno conferenze e si scriverà bene.

Gli [insegnanti] di livello superiore sono obbligati, almeno per il decoro dell'Istituzione, a scrivere, consigliare e istruire i docenti su quanto riterranno utile per ottenere i migliori risultati nella preparazione degli alunni.

Se ciascuno, ogni mese, si imponesse il sacrificio di presentare un'iniziativa relativa all'educazione intellettuale, potremmo fare un lavoro migliore.

Lo scambio tra gli alunni [...] potrebbe essere un eccellente stimolo per lo studio e un mezzo molto appropriato per favorire la socializzazione e l'amicizia tra di loro.

Se vi interessasse il movimento intellettuale del mondo e desideraste essere aggiornati sul progresso dell'epoca, per il bene dell'Opera e degli alunni, mettereste autentico impegno nell'acquisto di libri e riviste, grazie ai molti mezzi che stanno a vostra disposizione.

Se ci fosse un reale impegno a che il nostro «Bollettino» diventi una pubblicazione degna di chiamarsi teresiana, ciascuno, anche a costo di sacrifici, aiuterebbe con quanto di meglio sa e può scrivere.

Quando non si vede amore per i libri e per le riviste, impegno nell'acquisire materiale didattico, nel fare viaggi di studio, nell'indire conferenze e attività letterarie è segno evidente che nell'Opera non vi sono persone coscienti della propria missione e che è venuto meno il suo spirito.

Senza pedanteria né stravaganze, con l'esempio, dovete entusiasmare i vostri alunni alle conversazioni scientifiche e letterarie le quali, al di là della loro utilità, liberano la gioventù da molti mali.

Dovete anche organizzare un certo ampliamento culturale nei corsi per adulti e con l'aiuto degli ex alunni; corsi brevi e discipline sociali, sono molto utili alle persone di questi corsi.

Le cooperatrici tecniche dell'Istituzione potranno darvi un grande aiuto nell'organizzare e sviluppare le attività di cui si è detto.

Se quelli, che devono vegliare sul buon nome dell'Opera loro affidata, trascurano in maniera deplorevole quanto si riferisce alla cultura, contribuiscono, senza volerlo, al discredito dell'Istituzione e la snatureranno.

Dove è necessario correggersi in merito all'educazione intellettuale, si intervenga senza indugio.