Che siano tutti una cosa sola (8 marzo 1920)

Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato (Gv 17,21).

Queste parole del Vangelo di san Giovanni sono quelle pronunciate da Cristo nella notte memorabile e nel momento più solenne. Si rivolge all'Eterno Padre per supplicarlo per i suoi discepoli e, in loro, per tutti noi. Per prima cosa chiede che siamo tutti una cosa, cioè che viviamo in perfetta unione ed il modello di questa unione è quella esistente tra il Padre e il Figlio. Quando meditiamo questo insegnamento e poi lo mettiamo a confronto con la nostra vita, se non siamo ciechi, che cosa deduciamo? Questo cristianesimo, che è l'unico autentico, ci sembra nuovo tanto è poco praticato. Ciò nonostante, questo cristianesimo è la nostra regola, quella che abbiamo scelto e proclamato.

Aggiunge san Giovanni: Che siano anch'essi una sola cosa in noi. Infatti la perfezione non si dà se si è una cosa fuori dal Padre e dal Figlio, qualcosa di estraneo a loro. Questa compenetrazione, questa unione cosi perfetta deve essere in Dio perché sia totalmente santa, pura e feconda; perché sia costante, perpetua, ininterrotta; perché elevi, renda degni e salvi.

Perché il mondo creda che Tu mi hai mandato. Come se dicesse: conservandoli così, vivendo in questo modo, il mondo non potrà non riconoscere che io sono stato inviato dal Padre. È così grande quanto chiedo, supera in tal misura le forze umane che, in presenza di questa realtà, quando la gente si renderà conto di questa unione, di quello che essa significa, di quanto può, dovrà riconoscere la divinità del Figlio. Se considerassimo come si deve ciò che questo significa e se avessimo appena una scintilla di amor di Dio e di zelo per la salvezza del prossimo, quale impegno saremmo capaci di mettere per conservare e accrescere la carità reciproca e l'amore fraterno! Sarà possibile che un'inezia, una stupidaggine, l'amor proprio, la cocciutaggine, una qualunque altra passione ci separi e ci impedisca di restare uniti?