Fede e scienza vanno insieme (1932)

 

Voi studiate per Dio, a causa di Dio, per la sua gloria, per farvi santi e per salvare anime, per dare gloria alla Chiesa, per strappare anime al nemico, per compiere la volontà di Dio, per essere fedeli alla vostra vocazione, per non rendervi indegni del nome che portate.

Temo molto che non prendiate lo studio nel senso che ho esposto; e i miei timori nascono dal vedere che in questo aspetto non raggiungete l'ideale teresiano; poiché non posso credere che vi manchi il desiderio di fare la volontà di Dio, poiché io, che vi vedo così ferventi, non posso sospettare che non arriviate dove dovete per mancanza di abnegazione e di sacrificio, devo trarre questa conclusione: essi non sono come li desideriamo perché non sono riusciti a capire bene ciò che lo studio è per loro [i membri dell'Opera]; non è mancanza di volontà, di desiderio o di virtù; manca la conoscenza del tema. In al- tre parole, non hanno dato allo studio la rilevanza che ha.

 

Lo studio, per voi, non è qualcosa di buono, utile, vantaggioso; è qualcosa di necessario e indispensabile.

Farne a meno equivarrebbe a mutilare la vostra Opera.

Vi si ordina di studiare; vi si richiede lo studio; senza non potrete assolvere la vostra missione.

È dovere di giustizia. L'Istituzione si occupa totalmente di voi, ma dovete darle ciò che essa esige da voi.

Io vorrei che consideraste lo studio come uno dei vostri principali doveri.

Siete venute ad un'Opera di cultura, non di beneficenza o di lavoro manuale.

Bisogna dimostrare con i fatti che la scienza si sposa bene alla santità di vita. Bisogna dimostrare con i fatti che è falsa e settaria l'affermazione di coloro che pongono in conflitto religione e scienza.

Nel vostro logo si legge: Deus scientiarum Dominus est.

Accanto al grande mistero della fede, nel vostro logo c'è il riquadro in cui è simbolizzata la scienza.

Quante virtù potrete praticare con lo studio e da quanti difetti esso vi libererà.