"Maria Assunta, porta su in cielo la nostra supplica per la pace!". La lettera della Direttrice Generale all'I.T. per la solennità dell'Assunzione.

Come per l'inizio di ogni nuovo anno, anche per la solennità dell'Assunzione di Maria è tradizione che la Direttrice Generale dell'Istituzione Teresiana invii una lettera a tutti i membri dell'Opera, in ogni parte del mondo, per sottolineare qualche aspetto della spiritualità o dell'attualità particolarmente illuminato dalla figura della Madre di Gesù.

Quest'anno - in una fase della storia particolarmente delicata e dolorosa, in un mondo che continua a vivere una grave crisi economica ma soprattutto che in tante regioni è dilaniato da guerre civili e religiose, e dove ancora si può essere perseguitati ed uccisi a causa della propria fede, in nome di un (altro) Dio "diverso" e "nemico" - la Direttrice Maite Uribe, insieme a tutto il Consiglio di Governo che la assiste nella guida dell'Istituzione, ha strutturato la lettera sotto forma di "supplica ardente per la pace". Una accorata e intensa preghiera a Maria, "povera di Jahvé", "madre di Gesù", "madre della Chiesa", perché mostri al mondo il Suo Figlio "mite e umile di cuore" (Mt 11, 29) e ci insegni a "disarmare le mani e i pensieri"; perché la Chiesa sia "segno e strumento di vera pace e riconciliazione nel mondo".

Pur essendo, come detto, una lettera destinata primariamente ai membri dell'Istituzione, ci sembra utile e anzi opportuno condividerla con chiunque si colleghi a questo sito, come contributo - secondo lo specifico carisma dell'Istituzione Teresiana - alle tante preghiere che da ogni parte del mondo si elevano in questi giorni perché "le spade si trasformino in vomeri e le lance in falci" (Is 2, 4), e perché si ristabilisca un clima di pace e di dialogo tra i popoli e le fedi religiose.


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