Sentiero di pietre. Victoria Diez tra musica e poesia

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Due titoli sono riportati sugli inviti all’incontro nella sala Ximenes dell’Istituzione Teresiana di Roma per ricordare, a centoundici anni di distanza, la nascita della Beata Victoria Diez. Quei titoli sembrano immediatamente poco comprensibili, ma sintetizzano significativamente il tema proposto per un evento che si rinnova ogni anno e che è diventato l’occasione per riscoprire la ricchezza del messaggio di modernità e di attualità testimoniato dall’opera di Victoria, negli anni trenta, nel sud della Andalusia.

Una immagine di donna, dei primi decenni del secolo scorso, antesignana e conferma dei modelli di vita cristiana fatta di impegno, dedizione e coraggio, sintetizzabile con il racconto dei suoi ultimi giorni, proprio nel paese di Hornachuelos in cui sorge la scuola presso la quale ha insegnato negli ultimi 8 anni della sua vita, con un amore e una dedizione ancora oggi indimenticati.

L’evolversi dell’azione multimediale, alla presenza molto attiva di un buon numero di amici, ha affidato alle poesie scritte da giovani autrici -lette sia in spagnolo che in italiano- l'emozione dei racconti dell’ultimo giorno della vita della Beata. Le atmosfere tridimensionali delle immagini dell’Andalusia, del giorno e della notte del martirio, delle parole, dei colori, erano congiuntamente concretizzate dai preziosi commenti sonori della chitarra di Gianni Mottola, e durante l’incontro tutti questi elementi sono riusciti a coinvolgere l’uditorio, ritrovatosi a cantare “ …Animo Compañeros …” con le stesse parole con cui Victoria aveva incoraggiato i condannati, lungo il tragico sentiero della Miniera del Rincon Alto a Hornachuelos. Il “sentiero pietroso” su cui avevano camminato insieme, il 12 agosto del 1936, Victoria e i suoi diciassette compagni di sventura, era ancora una volta sentiero di commozione condivisa e di speranza.

L’appagato applauso dei presenti e un animato brindisi finale sono stati il meritato ringraziamento ai lettori, agli esecutori dell’Istituzione e al chitarrista Gianni Mottola.


Rodolfo Grasso

Giannisentiero di pietre 3