Il Battesimo "porta della fede": l'I.T. ritorna a Lizzano


Incontro sul Battesimo"Lo stupore nel rendersi conto di come Dio trovi sempre modi imprevedibili per far incontrare tra loro i fratelli nella fede più lontani!": è solo uno dei tanti sentimenti espressi al momento della condivisione finale, dai presenti al secondo incontro di formazione sui fondamenti della fede che l'Istituzione Teresiana ha promosso con la comunità di Lizzano (TA).

In un precedente articolo (pubblicato lo scorso febbraio), abbiamo raccontato le modalità del tutto singolari e per certi aspetti stupefacenti con le quali gli amici di Lizzano (e in particolare Silvia Buccoliero, fondatrice della Cooperativa Sociale "Edelweiss") hanno conosciuto l'Istituzione attraverso la figura del suo Fondatore, San Pedro Poveda; e come da allora si siano succeduti visite e contatti (di membri I.T. a Lizzano, ma anche di esponenti della Cooperativa - Silvia in primis - a Roma e anche a Rossano), che hanno portato a un sempre maggiore approfondimento dell'amicizia reciproca - umana e spirituale - e a una collaborazione dell'I.T. ai progetti portati avanti dalla Cooperativa sul territorio.

Bambini del Centro PolivanteL'ultimo di questi progetti è un percorso di formazione sui contenuti fondamentali della fede - a partire dai sacramenti della "iniziazione cristiana" - rivolto sia a un numero più ristretto di persone, che desiderano una maggiore conoscenza dell'Istituzione Teresiana e della sua spiritualità, sia ad una platea più allargata (insegnanti, catechisti, genitori, operatori), interessata a riscoprire attraverso una nuova chiave - e con forti agganci al carisma teresiano, attraverso gli scritti di Pedro Poveda - le radici della propria appartenenza alla Chiesa cattolica.

Domenica 22 marzo si è svolto il secondo degli incontri previsti, dedicato al Battesimo come "porta della fede", secondo l'efficace definizione proposta ancora una volta ai partecipanti da padre Rinaldo Paganelli, il sacerdote dehoniano amico dell'Istituzione Teresiana, che ha accettato di accompagnare il percorso. Insieme a due membri della Associazione Primaria - che già avevano partecipato all'incontro introduttivo - e ad una coppia ACIT, padre Paganelli ha coinvolto i presenti con una dinamica fortemente partecipata, iniziata con la proiezione di una serie di immagini di "porte" di qualsiasi tipo (aperte, socchiuse, chiuse, a vetro, di legno ecc.) e con la richiesta fatta a ciascuno di condividere con il gruppo "quale porta pensasse di essere" e che tipo di porte aveva trovato di fronte a sé nel corso della sua vita; per proseguire poi - mantenendo vivo l'accento sulla "porta" - con approfondimenti successivi sul significato profondo del Battesimo, sui segni ed elementi principali del rito, non senza un richiamo al carisma povedano, attraverso la lettura di uno dei suoi scritti più significativi (dal titolo "Finché Cristo si formi in voi"), visto in quest'ottica come esplicativo del vero senso del principale sacramento dell'Iniziazione: diventare figli di Dio, diventare fratelli - e imitatori - di Cristo.

Padre Rinaldo PaganelliL'incontro si è concluso con un piccolo ma significativo e coinvolgente "rito battesimale", con il quale i partecipanti - attingendo all'acqua di un catino appositamente preparato al centro della sala - si sono benedetti reciprocamente con un segno di croce sulla fronte l'uno dell'altro.

Ma non possiamo limitarci a raccontare l'incontro della domenica, senza dire qualcosa della sorpresa riservata per il sabato mattina precedente, da Silvia Buccoliero, agli amici dell'I.T.: la richiesta di presentare la figura di San Pedro Poveda al gruppo di bambini e ragazzi - di età dai 7 ai 13 anni - del "Centro Polivalente per minori" attraverso il quale la Cooperativa Edelweiss si propone di aiutare ragazzi di Lizzano e dintorni nel loro percorso di crescita scolastica e umana. Per assolvere al compito, Giuseppina Tavernise dell'I.T. - forte della sua esperienza di maestra elementare ora in pensione - ha utilizzato un power point realizzato in Spagna, con disegni eseguiti da bambini come loro, rappresentanti ciascuno altrettanti episodi della vita del fondatore dell'Istituzione Teresiana: dalla nascita, all'inizio della missione nelle "cuevas" di Guadix, al trasferimento a Covadonga e poi a Madrid, alla fondazione delle "Accademie" primo embrione dell'Opera Teresiana, alla morte.

La risposta, in termini di interesse e coinvolgimento dei bambini, è stata stupefacente... tanto da far nascere in Giuseppina e negli altri membri I.T. l'idea di indire tra gli stessi un "concorso", per invogliarli ad esprimere a loro volta attraverso i loro disegni quanto era rimasto nei loro cuori, della figura e delle opere di questo sacerdote spagnolo sino ad allora sconosciuto, canonizzato anche - circostanza questa che ovviamente li ha particolarmente colpiti - grazie al miracolo della guarigione di un bambino, oltre che per la sua opera di sacerdote e fondatore e per il suo martirio. In occasione del prossimo incontro - il terzo del percorso - i membri dell'Istituzione svolgeranno il ruolo di "giuria", premiando le realizzazioni migliori... con la gioia nel cuore per la coscienza di essere riusciti a trasmettere, anche ai bambini, la bellezza della figura di un loro "amico", lontano nel tempo e nello spazio ma vicino nello spirito.

Il prossimo appuntamento è fissato per il mese di giugno (lunedì 15), e avrà per tema il sacramento dell'Eucarestia, con un titolo già ideato e decisamente "programmatico": "Buoni come il pane!"...

Intanto, l'amicizia tra l'Istituzione Teresiana e la piccola comunità di Lizzano cresce...


Roberto Jori