La passione per la cura del mondo



 La passione per la cura del mondo“ La passione per la cura del mondo” è stata la tematica principale della convocazione delle ex allieve dell'Istituzione Teresiana di Palermo che, anche quest'anno, si sono riunite domenica 18 ottobre presso la Sala da studio “G. Toniolo” di Palermo, a pochi passi dall'ex Casa dell’universitaria.

E' stata una giornata molto intensa e ricca di contenuti, quella alla quale hanno partecipato le ex- allieve che si sono ritrovate a conversare tra di loro, rievocare i momenti vissuti nella “Casa” e a rivivere quell'atmosfera di un tempo.

Per l'occasione, il direttivo dell'Associazione ha invitato il Prof. Giuseppe Savagnone perché ci aiutasse a riflettere insieme sull' enciclica di Papa Francesco “Laudato si' “ e ha aperto al pubblico l'evento.

Il relatore si è soffermato principalmente su alcuni aspetti: la crisi ecologica che interessa il nostro pianeta, la cultura dello scarto e la responsabilità cristiana verso il creato. Viviamo in un tempo in cui sono tanti i problemi che ci affliggono e spesso ci dimentichiamo che quello ecologico potrebbe portarci alla distruzione della nostra specie. Ecco perchè Papa Francesco, ci ricorda attraverso “Laudato si'”, che noi siamo i custodi della creazione e dobbiamo ringraziare Dio per l'opera che ci ha affidato. Il nostro compito è quello di proteggere ogni giorno la nostra “casa comune”.

La passione per la cura del mondoSono davvero singolari gli esempi di cui si serve il prof. Savagnone per farci comprendere pienamente le parole di Papa Francesco. Egli inizia il discorso proprio parlandoci della realtà che ci circonda, delle nostre città, sempre più invivibili in cui diventa ogni giorno difficile circolare per le strade a causa del traffico, per l'uso irresponsabile che facciamo delle auto e degli altri veicoli e per l' inefficienza dei trasporti pubblici. Nello stesso tempo focalizza la sua attenzione sull'uomo, sulle sue opere di devastazione che continuano a logorare il pianeta e su quella che definisce “l' invenzione umana dello scarto”, del rifiuto, di quel qualcosa che in natura non esiste, ma che la nostra cultura consumistica ha prodotto e continua a produrre. Sono proprio i popoli più sottosviluppati a pagare il prezzo più alto del disastro ambientale, vivendo in terreni contaminati dalle scorie nocive e dai veleni delle industrie che compromettono la salute e la qualità del cibo e dell'acqua; il Professore fa vedere come il Papa si preoccupa dei più poveri proprio perchè sono loro che pagano le conseguenze anche in termini economici. Ed è attraverso “Laudato si” che ci suggerisce come rivedere la nostra relazione con Dio, con il prossimo e con la Terra.

Al contrario di quanto affermano gli ecologisti, l'uomo creato a immagine e somiglianza di Dio non è padrone del mondo, ma un servitore, a cui è stata affidata la terra per coltivarla e custodirla.

Il Papa ci ricorda proprio che siamo dei servitori di Dio e siamo responsabili per le sorti del mondo. Anche il professore ci parla di questa “responsabilità cristiana” e i suoi riferimenti biblici alla creazione sono molto chiari. Il Papa stesso ci ricorda i passi della Genesi in cui vengono valorizzate le realtà naturali, che il professore ha ben citato: “Dio vide quanto aveva fatto ed ecco, era cosa molto buona”. Ed è proprio per questo che siamo chiamati a rispettare le leggi della natura e i suoi equilibri, perché il pianeta è opera della creazione di Dio e noi ne siamo responsabili e abbiamo il dovere di consegnarlo nelle mani delle generazioni future.

Al termine della presentazione e del dibattito le ex universitarie hanno condiviso insieme il pranzo presso le “Terrazze” dell’Hotel Centrale e nel pomeriggio,come da programma, il gruppo si è recato a visitare un “tesoro della città”: Palazzo Alliata di Villafranca, aperto in occasione della manifestazione “Le vie dei Tesori”. Senz'altro è stato un momento conclusivo molto bello, in cui riscoprire un palazzo storico della città spesso poco valorizzato.




Veronica Agostino