Le ex-allieve di Palermo riflettono sul Convegno di Firenze


Assemblea exallieve/i 2016

Come di consueto, anche quest'anno, nella seconda domenica di marzo, si è svolta l' Assemblea ordinaria dei soci dell'Associazione ex allieve/i dell'Istituzione Teresiana di Palermo.

La prima parte della riunione è stata dedicata al resoconto delle attività e delle iniziative portate avanti nell'anno appena trascorso, e successivamente alla programmazione delle prossime attività. Inoltre la presidente Emery Viviano ha aggiornato i soci sulla situazione scolastica di una ragazza figlia di immigrati che  l'Associazione sostiene, da qualche anno, con una borsa di studio. Infine si è parlato del primo anno della pagina facebook dell'Associazione e delle rubriche proposte  per coinvolgere un numero sempre più in crescita di utenti. L’Associazione si sta affidando sempre di più alla tecnologia: è stato infatti aperto un gruppo whatsapp che permetterà di contattare immediatamente anche le ex allieve che più lontane.

Dopo aver trattato gli aspetti organizzativi, la parte centrale della giornata è stata affidata alla prof.ssa Maddalena Pievaioli, membro dell' Istituzione Teresiana, che ha intrattenuto i presenti raccontando della sua partecipazione al Convegno ecclesiale di Firenze – svoltosi lo scorso novembre – anche come membro del direttivo della CNAL (Consulta nazionale delle Aggregazioni Laicali), alla quale partecipa in “rappresentanza” dell’I.T.
Dopo una breve introduzione sui convegni ecclesiali della storia e sugli aspetti organizzativi, la prof.ssa ha condiviso quella che per lei è stata la gioia più grande provata nei giorni del Convegno: quella di riscoprire il nostro essere Chiesa! Tante volte – ha affermato – si parla di una Chiesa fatta dal popolo e dal clero, ma è necessario che entrambe le realtà siano in armonia l'una con l'altra e che ognuno di noi si senta parte del popolo convocato. Ha poi raccontato della sua presenza all'interno dei gruppi di lavoro, della sinergia di ogni membro e del lavoro di squadra che definisce “alla pari”. Inoltre ha sottolineato lo “spirito di fraternità” che si respirava sin dalla fase di preparazione. Lo stesso documento che è stato prodotto – dal titolo “In Cristo Gesù un Nuovo Umanesimo” – nasce proprio a partire dalla convocazione, e perfino nel dibattito per la scelta del titolo si è instaurato un clima positivo, in cui vescovi, sacerdoti e laici hanno lavorato fianco a fianco.

Il Convegno è iniziato nella mattinata dell'undici novembre col tanto atteso discorso di Papa Francesco, che ha esordito indicando il Cristo della Misericordia, presente nella Cupola del Brunelleschi, e affermando che si può parlare di Umanesimo guardando l'Immagine di Cristo Gesù. Invitando ogni membro ad entrare in una dimensione quotidiana e fraterna, guidata dallo Spirito, il papa ha suggerito alcuni atteggiamenti per vivere l'incarnazione di Cristo: l'umiltà, il disinteresse e le beatitudini. Essere umili vuol dire semplicemente essere poveri in Cristo per incontrare Gesù. Non basta solo soccorre i poveri: bisogna soprattutto essere loro amici. Essere disinteressati significa, invece, cercare il bene degli altri e non solo il nostro e infine vivere nella gioia (beatitudini) e non aver paura di sbagliare, ma essere invece dei cristiani coraggiosi.

La prof.ssa Pievaioli ha poi sottolineato come si sia espressamente voluto che una parte cospicua dei partecipanti al Convegno fosse costituita da giovani della fascia tra i 30 e 40 anni,  perché siano loro a diventare modelli, che devono guidare la chiesa incarnata nel prossimo futuro. L'umanesimo che siamo chiamati a vivere afferma proprio l'identità di ogni persona e i credenti sono cittadini che vivono la quotidianità sottolineata anche dal Papa. Per fare questo, però, è necessario aumentare il livello di conoscenza, competenza e consapevolezza della realtà; lavorare, insomma, sull’aspetto formativo, e quindi sulla conoscenza approfondita della Scrittura e – soprattutto per le coppie – sulla riscoperta dello spirito del Concilio.

Alla fine di un breve dibattito – in cui è emersa la mancanza di informazione circa il Convegno di Firenze, soprattutto da parte dei media che non hanno diffuso largamente la notizia – i soci hanno concluso la mattinata con un bel pranzo a  buffet con le specialità gastronomiche palermitane.


Veronica Agostino