Testimonianza di due operatrici del Centro di Accoglienza Padre Nostro in occasione della visita dell’Istituzione Teresiana

visita dell’Istituzione Teresiana
Il 17 aprile u.s. nel giorno dell'ordinazione sacerdotale di San Pedro Poveda, la comunità dell'Istituzione Teresiana presente a Palermo ha visitato quella che è oggi la Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi, sita in Piazza Anita Garibaldi 5, del quartiere Romagnolo a Palermo e custodita dal Centro di Accoglienza Padre Nostro.

Centro Padre NostroIn questo stesso luogo il 15 settembre del 1993 veniva compiuto il barbaro assassinio di Don Pino Puglisi.

L'Istituzione, come annotato da un membro nel diario ricordo, si è recata a rendere grazie al Signore per il dono di due grandi uomini e martiri.

Con simpatia e audacia, si è avviato una sorta di gemellaggio spirituale: San Pedro Poveda e il Beato Giuseppe Puglisi sono stati due sacerdoti intrepidi, ricchi di zelo ardimentoso, di solida cultura e di iniziativa. Padre Poveda contrappose ai piani di chi voleva bandire dalla scuola la testimonianza cristiana, l’Istituzione Teresiana e la sua opera, Don Pino Puglisi alla cultura mafiosa e antievangelica, il centro Padre nostro e le sue attività.

La loro apostolica follia li rese invisi ai loro avversari, entrambi furono uccisi ma entrambi portano gioiosi la palma del martirio.

La visitaCon uguale orgoglio i membri dell'Istituzione Teresiana, i volontari, gli operatori e i soci del Centro di Accoglienza Padre Nostro si sono stretti in un unico abbraccio nel nome di 3 P, Padre Pedro Poveda, Padre Pino Puglisi e, parafrasando una frase del libro Un Prete Scomodo, "due verghe di acciaio in un astuccio di velluto ".

La visita, nella seconda parte, si è svolta nel cuore del popolare quartiere di Brancaccio e in particolare, nei nuovi spazi gestiti dal Centro Padre nostro, creati per i detenuti in esecuzione di pena esterna o per dare agli stessi un luogo dove essere ospitati nel momento in cui usufruissero di un permesso premio.

"La casa del figliol prodigo" è il luogo che manifesta vicinanza a ogni figlio che ritorna alla casa del Padre, come detto dal presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro, Maurizio Artale.

E’ nota la lettera che Don Puglisi scrisse ai detenuti nel periodo natalizio per invitarli a passare al Centro se avessero avuto difficoltà nel trovare un posto dove andare.

Molti membri dell’Istituzione avevano conosciuto Don Pino PuglisiMaurizio Artale ha accolto il gruppo dell'Istituzione Teresiana, si è fermato con loro per una testimonianza e per approfondire la reciproca conoscenza; ha inoltre raccontato che, per la sua recente laurea in teologia, nella tesi sulla diaconia di Puglisi ha dedicato un intero paragrafo al Poveda, evidenziando le varie similitudini e tracciando una strada che attraverso lo scritto del gesuita Domenico Mondrone accomuna i sacerdoti oltre il martirio.

Molti membri dell’Istituzione avevano conosciuto Don Pino Puglisi, pertanto si parlava un comune linguaggio, in particolare Pino Mortellaro, membro ACIT, ha arricchito la giornata di riflessioni e storie avvenute in compagnia del beato Puglisi e spontaneamente qualcun altro avviava il confronto col Poveda.

Il tempo è volato, non è stato possibile visitare gli altri servizi che il Centro offre, come il doposcuola, la casa famiglia, il centro diurno per anziani, il pronto soccorso sociale, il centro polivalente sportivo tanto voluto da Don Puglisi, l'auditorium dove celebrò l'ultima messa (oggi sede del Teatro Brancaccio), la comunità delle maestre pie venerini che affiancano il centro nelle attività.


Assunta Cardella e Matilde Foti