L’Istituzione Teresiana vuole essere partecipe e condivide l'appello di don Luigi Ciotti, Presidente Nazionale di Libera, e di Mons. Giovanni Ricchiuti, Presidente Nazionale di Pax Christi:

- riaffermiamo con forza che è dovere degli uomini di governo garantire il diritto ad essere salvati e accolti a chi è in pericolo di vita;

- consideriamo vergognoso e disumano servirsi di persone indifese e bisognose di soccorso come oggetti di ricatto per giochi di potere;

- Auspichiamo una rapida soluzione della situazione diventata insostenibile.

 

Di seguito si riporta l’appello di don Luigi Ciotti e un brano dal Vangelo di Matteo:

 

Quello che sta avvenendo con le 138 persone da troppi giorni stipate sulla Nave Open Arms senza possibilità di essere sbarcate ci sembra una provocazione impietosa e disumana.

Un anno fa, il 22 agosto, avevamo scritto: “La situazione in cui versano le 177 persone imbarcate nella nave Diciotti, a cui viene impedito di mettere piede a terra, ci retrocede – come tante altre vicende recenti e meno recenti – nel grado di civiltà e di umanità.”

Oggi ci ritroviamo a dire le stesse cose per la Open Arms.

E ancora oggi le persone continuano a morire in mare!

Non vogliamo intrometterci nelle valutazioni della Procura né nelle questioni partitiche, in questi giorni molto tese.

Vogliamo però ribadire che le persone si soccorrono e si accolgono.

È questo il dovere della politica, ma è anche il compito di un popolo che ha dimostrato tante volte la sua vocazione all’ospitalità.

Fino a quando dovremmo assistere a queste impietose e disumane provocazioni?

Le inadempienze della politica non possono ricadere sulle spalle degli ultimi e degli indifesi, usati oggi come strumenti di ricatto per bassi giochi di potere.

don Luigi Ciotti, Presidente Nazionale Libera Mons. Giovanni Ricchiuti, Presidente Nazionale di Pax Christi

 

Matteo 25,35-40
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.