COME I GIOVANI HANNO ESPRESSO
ARTISTICAMENTE QUANTO VISSUTO
DURANTE LA PANDEMIA
“Sono contenta ed entusiasta nel constatare come i giovani hanno saputo esprimere i sentimenti interiori vissuti durante il periodo del covid-19”. Questa frase è solo uno dei commenti scritti nel quaderno messo a disposizione di coloro che hanno visitato la mostra-concorso allestita a Cornelio Celso nelle giornate del 21, 22 e 23 ottobre 2021.
L’iniziativa ha voluto dare voce ai più giovani, offrendo loro la possibilità di esprimere liberamente e con creatività quanto sperimentato durante i momenti più difficili della pandemia. Le risposte sono state molte, segno evidente che le nuove generazioni hanno bisogno di spazi in cui raccontarsi e condividere esperienze. Sono arrivate ben quarantasei “produzioni artistiche” tra poesie, disegni, fumetti, fotografie, video e relativi commenti.
Il materiale raccolto è stato disposto come un vero e proprio percorso che ha aiutato i visitatori a guardare gli effetti prodotti dalla pandemia attraverso gli occhi dei “giovani artisti”: un cammino interessante in cui trasparivano le luci e le ombre del cuore umano.
Sicuramente il momento più emozionante si è svolto la sera del 23, quando c’è stata la maggiore affluenza sia dei giovani che hanno partecipato alla mostra sia delle loro famiglie. Vedere i ragazzi felici del loro contributo e i genitori orgogliosi alle prese con fotografie per immortalare i figli con la loro piccola “opera d’arte”, ha creato un clima sereno e gioioso.
Il programma della serata comprendeva: la presentazione dell’Istituzione Teresiana; la visita al villino “Ximenes” organizzata per piccoli gruppi con una guida; una piccola merenda nel giardino per conversare un po’ e conoscersi; la visita alla mostra e la premiazione finale.
L’evento è stato un vero e proprio “lavoro di squadra”, per cui ringraziamo l’equipe “Camminando coi giovani” per il lancio di questa iniziativa, tutti i membri IT che lo hanno reso possibile e il gruppo EDIW che ha dato un contributo significativo, soprattutto, nell’accoglienza dei ragazzi il giorno della chiusura.
Elia Fleta e Mara Damiano