ISTITUZIONE TERESIANA, PALERMO

14 / 15 ottobre 2023

Con TERESA, alla ricerca del volto di Dio NELLE REALTA’  DEL NOSTRO OGGI

 

Il nuovo anno comunitario 2023-24 è stato inaugurato con un weekend di spiritualità, preghiera e fraternità, guidato da Arantxa Aguado, membro dell’Istituzione Teresiana e già direttrice generale dell’IT.

L’invito, rivolto ai membri, agli amici dell’I. T., ai collaboratori ed ex allieve, recitava “Amicizia ed impegno: con Teresa, alla ricerca del volto di Dio nelle realtà del nostro oggi.”

Sabato, 14 ottobre, la comunità si è incontrata nel pomeriggio per iniziare l’incontro guidato da Arantxa, che ha proposto ai partecipanti alcuni aspetti meno noti di Santa Teresa d’Avila, cioè quelli che si possono trarre dalle numerose lettere destinate ai fratelli, alle nipoti ad amici, alle monache. (si conta che la Santa ne abbia scritto più di 20.000!)

 

Ma cosa leggiamo in queste missive? Leggiamo di una donna empatica, attenta ai bisogni dell’altro, sensibile e sempre disposta all’ascolto di ciò che l’interlocutore aveva da dire. Ma scopriamo anche una donna di profonda spiritualità e virtù. Ne è emerso un vivace scambio di risonanze e opinioni che hanno animato il resto del pomeriggio.

La serata si è conclusa con un momento di convivialità comunitaria e dolci per far festa. Un’occasione per incontrare amici lontani, per raccontarsi la vita e ritrovarsi nell’amicizia.

                                                                 

Domenica mattina, 15 ottobre, la comunità si è data appuntamento presso la casa salesiana di Gesù Adolescente, dove Arantxa ha proseguito l’approfondimento dei testi di Santa Teresa con alcuni stralci da altre sue opere. Siamo entrati nel cuore della riflessione, su come Teresa intendesse la preghiera.

Arantxa ci ha mostrato una santa ancora una volta profondamente umana, che intendeva la preghiera come un rapporto uno a uno, come se ci trovassimo al cospetto di un fedele amico. La preghiera intesa come amicizia fedele con Dio “egli vi guarderà con quei suoi occhi tanto belli, compassionevoli, e dimenticherà i suoi dolori per consolare i vostri solo perché vi rivolgete a lui per essere consolati” (Teresa d’Avila, Cammino di perfezione)

“con la presenza di un amico così buono e con l’esempio di un così valente capitano, che per primo si è esposto ai patimenti, tutto si può sopportare” (Teresa d’Avila, Libro della vita)

I partecipanti si sono così riuniti per un momento di riflessione personale accompagnati dai passi scelti e dai testi.

Dopo una Eucarestia comunitaria, ci siamo riuniti per un pranzo condiviso come è tipico delle giornate di fraternità I.T.

La lettura delle lettere di Santa Teresa ha ispirato una delle partecipanti a dedicare una lettera ad Arantxa, che così con semplicità vi condividiamo:

 

Cara Arantxa,

oggi ho più o meno l’età della nostra amica Teresa, che scrive le sue lettere, così anch’ io voglio scriverti, per ringraziarti di averci permesso di conoscere una Teresa “nuova”, una influencer, una donna di grande spiritualità e preghiera che ci invita a coltivare l’amicizia con Colui dal quale siamo amati e allo stesso tempo, una donna concreta: “Il Signore vuole opere!”.

In questo viaggio è sato sorprendente scoprire Teresa come una “network woman” con le sue suore.

“Quanto sono necessari in questi tempi amici forti di Dio a sostegno dei deboli!”.

Vorrei tanto che l’Amore per questo carisma ci suggerisse azioni di Pace a partire da tutto quello che dipende da noi direttamente, nel nostro tempo, nel nostro contesto, nelle nostre reti relazionali!

“Vi chiedo solo di GuardarLo” …

Possiamo parlare soltanto di ciò di cui facciamo esperienza. Così ho ripensato a quello sguardo d’Amore tra me e Antonio, lo stesso sguardo di Verità e di semplicità che ci ha unito tanti anni fa, ma con una maggiore consapevolezza che Colui che ci ha chiamati ad amarci non smette di distogliere gli occhi da noi e ci invita ogni giorno a “RIMANERE” nella gioia così come nelle difficoltà, nella tempesta come nelle giornate di sole.

A volte basta cambiare lo sguardo o il contesto. La pioggia può sembrare una cosa terribile, ma se arriva dopo un periodo di siccità, diviene una Benedizione. In questo modo il Signore ci insegna a trasformare quelli che noi leggiamo come ostacoli in mezzi per avvicinarci a LUI.

“Egli vi guarderà con quei suoi occhi tanto belli, compassionevoli, pieni di lacrime, e dimenticherà i suoi dolori per consolare i vostri…”

Le lacrime si mescolano e si confondono sui nostri volti, non si distingue più se di gioia o di dolore, nel fervore o nell’aridità, perché ciò che più importa è che sia INSIEME A LUI.

Chiedo al Signore il dono del Suo Sguardo di Verità e di Amore perché si posi su di noi affinché possiamo capire chi siamo, su chi ci ha messo accanto, per sapere chi guardare e che ritorni a Lui per sapere dove andiamo.

Grazie amica forte di Dio, ti aspettiamo presto a Palermo!

                                                                                                                                                             (Valentina e Alessia, Istituzione Teresiana, Palermo)