Primo Maggio a PORTELLA DELLA GINESTRA:

           tra memoria e impegno!

     

Una giornata all’insegna della memoria, in una festa importante come quella del lavoro, segnata, tra le altre cose, da un evento storico tragico che ha colpito non solo la Sicilia ma tutta l’Italia.

Questo è stato il primo maggio che quest’anno la comunità IT di Palermo ha trascorso comunitariamente a PORTELLA DELLA GINESTRA, luogo rimasto nella storia italiana per la strage del 1° maggio 1947.

Una gita in pullman, che ha avuto non poche difficoltà a raggiungere i luoghi previsti a causa del maltempo e delle deviazioni stradali dovute all’organizzazione dell’evento pubblico.

 

Nonostante tutti gli imprevisti ed il maltempo, comunque il gruppo ha potuto assistere alla manifestazione che si è svolta, come ogni anno, nel luogo in cui settantasette anni fa furono trucidate undici persone e ne furono ferite molte di più, per mano del bandito Giuliano e dei suoi uomini e di mandanti di questo eccidio che ancora non sono sta identificati.

Una grande distesa di terra, in aperta campagna, dove oggi sorgono le pietre, i memoriali di quella strage che colpì donne, ragazzi e bambini innocenti che festeggiavano la loro Festa del Lavoro come ogni anno.

Con il cuore e la mente nel momento presente, ci siamo uniti alle persone che hanno ricordato quel momento così doloroso che ancora oggi parla alle donne e agli uomini del nostro tempo e che ci scuote profondamente. Abbiamo fatto un tuffo nel passato accompagnati dalla spiegazione di Isabella Albanese, professoressa al liceo classico, che durante la giornata ci ha raccontato vicende e fatti storici che ci hanno aiutato a comprendere meglio e a riflettere sul significato di questa e di altre pagine tragiche della storia italiana.

Abbiamo, inoltre, fatto una passeggiata nel paese vicino, Piana degli Albanesi, caratteristico per il bilinguismo dei suoi abitanti (italiano e albanese) e per le chiese in cui si pratica il rito bizantino, che abbiamo potuto ammirare solo esternamente.

Con lo stile di condivisione delle nostre giornate di fraternità, abbiamo mangiato e scambiato riflessioni, accompagnati dalla presenza dei bambini che hanno partecipato in modo paziente e attivo a questo piccolo viaggio ricco di passato e di presente.

                                                                                                                                                                                 Emanuela

 

A questo proposito ecco una riflessione dei più piccoli, Francesco e Lorenzo:

La maestra ci ha raccontato che il Primo Maggio è la Festa del Lavoro.

Nel nostro Paese è festa Nazionale.

Molti anni fa in Italia i lavoratori fecero delle lotte pacifiche e delle proteste per ottenere alcuni importanti diritti: avere orari di lavoro giusti per poter trascorrere del tempo con i propri figli, avere delle ferie, cioè dei periodi di riposo e il diritto per tutti i bambini di studiare.

Sì, perché a quel tempo le famiglie povere erano costrette a mandare i figli a lavorare perché non avevano la possibilità economica di farli studiare, anche se erano molto bravi a scuola!

In Sicilia, negli anni 1946 e 1947 erano iniziate le lotte contadine, i mafiosi volevano sottomettere tutte le persone e i contadini per protesta occupavano le terre cercando di portare avanti i loro diritti.

Il 1° Maggio spararono a uomini, donne e bambini senza colpa che festeggiavano a Portella della Ginestra. Ieri siamo stati proprio lì vicino Piana degli Albanesi per ricordare quello che è successo, perché grazie al lavoro di tanti uomini e donne che hanno dato la vita e hanno lottato anche contro la mafia, oggi molti diritti sono stati riconosciuti.

È stata una bellissima giornata in famiglia, con l’istituzione teresiana e tutti i nostri amici,

il brutto tempo non ci ha scoraggiati, ci siamo divertiti, abbiamo imparato tante nuove cose e mangiato un cannolo buonissimo!

                                                                                                              Francesco e Lorenzo