Da Como: risonanze e riflessioni di un incontro IT
Già programmato da mesi, con la preziosa collaborazione di un’ex-allieva della Residenza Universitaria di Monaco di Baviera, del consorte e delle “turbo-Teresiane” Pina, Anna Paola e Marina, il 14 settembre scorso si è svolto a Como un incontro del gruppo “MIT – Milano”. Come di consueto, esso ha previsto un momento di preghiera, uno di riflessione e, infine, uno (anch’esso apprezzato) di relax conviviale. Il vento impetuoso, non proprio estivo, non ha impedito la visita di un gioiello dell’arte lombarda qual è la Cattedrale della città, ma non ha consentito di ammirare tranquillamente il paesaggio, reso comunque singolare dal “lago mosso”.
Dopo la preghiera iniziale, due ospiti speciali hanno animato l’incontro. Si tratta di una coppia ACIT di Catania (Sicilia Orientale), formata dall’ex-Presidente di ACIT Italia Carmelo Coco e dalla moglie Paola Finocchiaro, molto impegnata da decenni in ambito associativo, sociale, culturale e diocesano. In una sala messa a disposizione dalla Parrocchia di Santa Maria Regina, Carmelo ha iniziato col parlare del forte richiamo alla devozione per la Vergine Maria, contenuto nello statuto dell’IT. Ha proseguito menzionando la “Santina” di Covadonga, tanto cara a Pedro Poveda, presso la quale una delegazione dell’IT si reca, ogni anno, in pellegrinaggio. Ha poi continuato con la lettura di alcuni brani, specie tratti dagli “Scritti” del Fondatore, da varie opere di S. Teresa d’Avila e dai discorsi di Papa Francesco.
Il momento dedicato alle risonanze e alle riflessioni personali, a cura di Paola, si è rivelato interessante e perfino inatteso. E’ stato scelto un testo poetico di Alda Merini, artista lombarda poliedrica e controversa, figlia di un nobile di Como, ispiratasi nelle sue opere anche a Maria e al suo “Magnificat”:
“Mi sono aperta come un libro davanti a Te,
un libro pieno di misure terrestri,
un libro pieno dei fiori della giovinezza, Signore,
un libro pieno dei miei sospiri d’amore.
E ad un tratto Tu sei comparso,
per me, che ero velata d’azzurro,
per me, che godevo la tenerezza della mia adolescenza,
per me, che mi sentivo giovane
e pronta a tutte le battaglie della vita”.
Paola ha dunque proposto, oltre alla lettura della poesia, una riflessione personale: “Con Maria”… “Come Maria”… “Il mio si”…
Sono state numerose le considerazioni dei partecipanti, legate alle proprie esperienze e alle prospettive per il futuro. Qualcuno ha osservato che il “leitmotiv” del testo è legato alla parola “giovinezza”, intesa non solo come fase della vita, ma soprattutto quale condizione spirituale indispensabile all’anima desiderosa dell’incontro con Dio. A Maria adolescente, già promessa sposa a Giuseppe e “pronta a tutte le battaglie della vita”, è stata proposta, non imposta, una scelta sovrumana, in prospettiva universale, dalle conseguenze potenzialmente in contrasto con i costumi ebraici dell’epoca. Eppure, con entusiasmo ha aperto generosamente al Signore il libro della propria vita, affinché vi scrivesse parole d’amore rivolte all’intera umanità. Ecco, dunque, l’invito ad affiancarci a Maria, a imitarne la grande disponibilità e a pronunciare il nostro “si”, accettando anche sfide coraggiose e impreviste. Non sappiamo se il velo indossato dalla Vergine nel giorno dell’Annunciazione fosse davvero azzurro, come tradizionalmente rappresentato nell’iconografia cristiana. Sarebbe comunque bello immaginare la Madonna come una sorta di “Principessa Azzurra” della favola più bella, pronta ad accoglierci per indicarci la via per raggiungere proprio il Cielo.
Il prossimo incontro del gruppo MIT milanese dovrebbe svolgersi, probabilmente, a Saronno. Ringraziamo in modo particolare Carmelo e Paola e auguriamo ai partecipanti, fra i quali annoveriamo gli aficionados impossibilitati a recarsi a Como (e, magari, nuovi ospiti teresiani), di ritrovarsi in una riunione altrettanto simpatica e ricca di spunti per progredire nel proprio cammino spirituale.
Serafina Russo