Mons. Corrado Lorefice incontra l'Istituzione Teresiana a Palermo
Sabato 29 marzo 2025, il vescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, ha incontrato la comunità dell’Istituzione Teresiana, a Palermo, presso la sede sociale di via Basile.
Membri del nucleo, membri ACIT, amiche e amici del MIT, insieme ad ex alunne hanno accolto il vescovo della città con una celebrazione eucaristica molto partecipata e sentita.
Durante l’omelia, il vescovo ha fatto proprie le parole di san Pedro Poveda “finché Cristo non si formi in voi”, quale vera essenza del cristianesimo, aggiungendo che, senza una radicalità della propria persona nel Vangelo, allora “si dovrebbe proprio cancellare il nostro battesimo”
Ci ha invitati all’autenticità del messaggio evangelico, un messaggio che deve scuoterci nel profondo, deve muovere le nostre viscere, fino a vivere con radicalità la nostra missione nel mondo, il proprio carisma.
Ha consolidato il nostro essere chiesa, una chiesa-casa, una chiesa fraterna, i cui membri vivono il carisma come primi cristiani.
Al termine dell’eucarestia, il momento più intimo e fraterno, quello della testimonianza di alcuni membri, a partire dal presidente ACIT, Giuseppe Sajeva, che ha rivolto un saluto a nome di tutta la comunità al vescovo. Successivamente Emanuela Savio (membro ACIT), ha testimoniato il progetto educativo di “Casa Guadix” che l’Istituzione Teresiana porta avanti da circa due anni, un servizio di sostegno scolastico rivolto a studenti della scuola media Luigi Capuana.
Anche Sergio Graziano, nuovo membro ACIT, ha ringraziato il vescovo a nome di tutti per la sua presenza, e la sua testimonianza, importante perché voce attenta ai giovani, alle famiglie della città soprattutto quelle in difficoltà. Alessia Di Domenico, ricordando il decennale della sua appartenenza ad ACIT con Antonio, ha ricordato l’importanza della guida e dell’accompagnamento ricevuto e la fondamentale presenza dell’IT nella sua vita.
Lucrezia Mira, membro ACIT Palermo, ha raccontato dell’esperienza del collegio universitario di Piazza Pretoria, quale culla di vocazioni nel recente passato della storia dell’Istituzione e della città. Il collegio è stato infatti per decenni luogo di formazione di studentesse, tra le quali anche Francesca Leone, che ha voluto ricordare l’importanza del carisma IT e l’esempio di fede profonda delle teresiane, tale da avere avuto su di loro, ex alunne, un forte “imprinting”.
Le studentesse di piazza Pretoria oggi sono valide professioniste impegnate che, dopo cinquant’anni sono ancora qui a godere dell’accoglienza dell’Istituzione.
Infine anche Mirella Marino, del MIT, ha voluto condividere la sua storia personale legata da più di cinquant’anni all’istituzione, sottolineando la libertà che l’IT concede a tutti, di partecipare e di vivere il carisma a seconda della propria vocazione.
Mons. Lorefice, accogliendo queste profonde testimonianze di vita autentica, ha ribadito che “questo è il segno di una presenza reale del Signore, perché quando Lui entra nella nostra vita, esalta la nostra umanità, facendo emergere tutte le nostre potenzialità, a partire dalla libertà che si coniuga alla responsabilità”.
Nel salutarci ci ha ringraziato della nostra presenza nella Chiesa palermitana, confermandoci come “pietre vive” e esortandoci a continuare ad arricchire la comunità ecclesiale così come stiamo facendo , santificando il nome di Dio lì dove la vita ci porta, a essere sale della terra, facendo bene quello che ci ha chiesto di fare e di vivere.
Infine, un gioioso momento di convivialità fraterna ha concluso questo incontro di chiesa domestica e di comunità che si trova insieme.
“Tenemos mucha fe, mucha esperanza y no dejamos de soñar y hasta realizamos algunos sueños” (San Pedro Poveda)
Valentina Presti