Hanno detto di lei...

Ci sono figure che emergono nel loro momento storico e che, guardate in prospettiva, acquistano una luminosità ancora più grande perché i nuovi tempi ci dicono qualcosa in più della loro intuizione di futuro. Questo accade con Josefa Segovia che ha molto da dirci di questa missione viva, ecclesiale, che mette in dialogo reale e profondo la fede e la cultura.

La sua figura è inseparabile dallo sviluppo dell'Istituzione Teresiana, Associazione di fedeli laici nella Chiesa, poiché fu proprio in questa corrente di fede, di inquietudini condivise con il Fondatore, San Pedro Poveda, dove si forgiò la sua personalità umana e cristiana e dove si rese, in qualche modo, insostituibile per le generazioni di persone che seguirono l'ideale dell'Istituzione. Giovanni Paolo II, in un indimenticabile messaggio all'Istituzione nel 1990, facendo riferimento a Josefa Segovia, ne metteva in evidenza "la sua testimonianza di santità e la realizzazione impegnata dell'Istituzione Teresiana".

 

Josefa segoviaNel’anno 2005, Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare un decreto sulle virtù eroiche della Serva di Dio Josefa Segovia Moròn, Prima Direttrice Generale dell’Istituzione Teresiana, nata il 10 ottobre 1891, a Jaén , e morta il 29 marzo 1957 a Madrid, Spagna."

Maria Josefa Segovia aveva 22 anni, quando conobbe San Pedro Poveda, che immediatamente la volle come principale collaboratrice per la sua opera socioculturale ed educativa.

Era l’anno 1913 e Maria Josefa, "Pepa", come la chiamavano affettuosamente i suoi familiari e amici, compreso Padre Poveda, si era appena diplomata nella Scuola Superiore di Magistero di Madrid. Questo inizio del XX secolo in Spagna era il momento in cui le donne iniziavano discretamente la loro corsa inarrestabile verso i posti di decisione del paese.

La Scuola Superiore preparava giovani per il corpo, di nuova istituzione, di Ispettori di Insegnamento, nella grande opera di educazione popolare che intraprendeva, come in altri paesi europei, il Governo della Spagna. Da poco era stato permesso alle donne di accedere agli studi universitari e Maria Josefa Segovia, già maestra, fece parte delle prime promozioni di ispettrici dell’Insegnamento formate a Madrid.

Era fidanzata a un medico e già pensava al matrimonio, una volta terminati gli studi, quando accettò la collaborazione che le chiedeva il giovane sacerdote, canonico della Cattedrale di Jaén, Pedro Poveda, per dirigere l’Accademia fondata da lui nella città andalusa, nel 1913, una residenza per le giovani che si preparavano a diventare maestre.

Messa la sua direzione spirituale nelle mani del santo sacerdote, Josefa Segovia cominciò a impegnarsi sempre di più nell’opera teresiana nascente, finì con l’abbandonare i suoi piani di matrimonio e si donò in pieno al lavoro di formazione delle Accademie povedane, che andarono estendendosi per tutta la Spagna.

Nel 1919 fu nominata Direttrice Generale dell’Istituzione Teresiana, l’Associazione che custodisce l’eredità spirituale, culturale, pedagogica e sociale di San Pedro Poveda.

Quando si dovette presentare la nuova famiglia spirituale alla Chiesa universale, il fondatore volle che fosse Maria Josefa Segovia la persona che si recasse a Roma, insieme ad altre due associate, per presentarla al Papa Pio XI, ottenendo poco dopo il decreto di approvazione pontificia a perpetuità nel 1924. Dicono i testimoni che il Papa, dopo aver conosciuto Maria Josefa, esclamò: "Che fede!". In effetti, la serva di Dio diceva a tutti che la fede era il dono che più stimava nella sua vita e chiedeva questa stessa fede ai suoi collaboratori.

Josefa Segovia, alla morte per martirio del fondatore nella guerra civile del 1936, pronunciò davanti alla sua tomba la promessa: "Continueremo l’Opera". Raccolse l’eredità di San Pedro Poveda e recuperò con grande forza d’animo, senza la presenza vicina del fondatore, ispirandosi alla fortezza di Maria ai piedi della croce, i centri dell’Associazione, alla quale aveva recato tanto danno materiale (come a tante altre famiglie spirituali) il conflitto durato tre lunghi e dolorosi anni. Un conflitto che regalò all’Istituzione Teresiana due martiri: San Pedro Poveda e la beata Victoria Diez, giovane maestra sivigliana.

L’Istituzione Teresiana, diretta da Maria Josefa Segovia, raggiunse, dopo la seconda guerra mondiale, quattro continenti e sperimentò un forte aumento in persone, centri e progetti.

Nel 1957, la serva di Dio si sottopose a un’operazione che era inevitabile, dato il suo precario stato di salute. Maria Josefa, che diceva in privato che Maria era il segreto della sua vita, scelse la data mariana del 25 marzo, per sottoporsi a questo intervento chirurgico, dal quale non si riprese .Nel calendario del suo tavolo da lavoro, una sola parola: "Fiat".

Alla sua morte, avvenuta il 29 marzo, si susseguirono innumerevoli testimonianze di persone di ogni classe sociale che proclamavano le sue virtù. L’Arcivescovo di Madrid, suo confessore, nel suo discorso al funerale, non dubitò nell’affermare che un giorno sarebbe stata riconosciuta la santità di Maria Josefa.

L’emissione del decreto del Santo Padre è stato preceduto dai processi informativi diocesani e dal lavoro a Roma di una Commissione Storica. Insieme alla "Positio" che include una biografia documentata, tutta la documentazione è stata giudicata per unanimità favorevole dal Congresso dei Teologi e dalla Congregazione Ordinaria di Cardinali e Vescovi.

Manca un ultimo passo per la beatificazione di Maria Josefa Segovia. Un nuovo decreto pontificio in cui la Chiesa riconosca un miracolo, frutto di una speciale intercessione della serva di Dio.

Di questa speciale collaboratrice, San Pedro Poveda disse, quando aveva 31 anni ed era già direttrice dell’Istituzione Teresiana, in una lettera che volle fosse conosciuta da tutta l’Associazione: "La grazia ti ha reso una creatura nuova, perché ti ha perfezionata anche in ciò che è naturale: ti ha perfezionata ed elevata a tal punto che non sembri la stessa". "Dichiaro, dunque, e confesso (…) che in te è incarnato lo spirito dell’Istituzione Teresiana". "Il Signore ti dia la perseveranza, in modo che, così come non è passato giorno, da quando ti conosco, che tu non abbia fatto progressi in virtù, tu continui a crescere in esse fino a quando il Signore ti porti in Cielo."

 

Nieves San Martin
Traduzione: Maria Cimino