GIORNATE AD ISNELLO
Le giornate ad Isnello sono state occasione privilegiata per ripensare alla nostra vocazione, per rimettere in moto desideri e possibilità, forze e pensieri. Non esiste vocazione che non si traduca in una missione. Il Signore ci chiama a riprendere piano piano il cammino, a coltivare opportunità ovunque ci troviamo. La pandemia ha sicuramente accentuato contesti di solitudine, fragilità, riaperto ferite. Nel mio cuore, ancora una volta, come in quello del Padre Poveda, sono i giovani, forza del mondo. Quando li ho visti seduti in cerchio attorno a me ho ripensato a quando ero io al loro posto con il cuore colmo di attese, di sogni. Incontrare il loro sguardo mi ha permesso di ricordare che l’istituzione Teresiana mi ha insegnato in primo luogo a non avere paura di guardare dentro me stessa fino a scoprirmi abitata da Lui. Questa scoperta, questa forza non è mai per noi stessi. Vorrei che tutti potessimo aiutarci a riscoprire quest’arma poderosa. Elisa ha guidato la mia mano e così ho immaginato che fosse lei a scrivere loro una lettera….