Cosa possiamo dire di Elisa?

adolescenti santi

 

2. Adolescenti santi

 

Probabilmente, se sei genitore o insegnante, ti domanderai se ci sono anche “adolescenti santi”.

Pensiamo che un santo sia una persona con una personalità senza alti e bassi che vive con coerenza la propria vita, in armonia e in pace con se stessa. Persone che riescono a fare ciò che si sono prefisse di fare, cioè la volontà di Dio, senza tergiversare costantemente a causa delle tentazioni.

Molti di noi, gente normale, attraversiamo una tappa della nostra vita in cui siamo soggetti ad essere sbattuti in diverse direzioni, siamo confusi nei pensieri, in opposizione con i nostri desideri. Così ci troviamo, di solito, durante l’adolescenza. Vogliamo essere buoni, ma non ci riusciamo. Troviamo tentazioni dovunque. Il consumismo è lì a tentarci. Siamo in balia della pubblicità, della pressione dei nostri coetanei, della moda.

Come visse Elisa la sua adolescenza che, secondo molti, rappresenta i migliori anni della vita?

La famiglia di Elisa viveva in un paesetto chiamato Isnello. Gli adolescenti di Isnello per frequentare le scuole superiori dovevano andare nei collegi dei paesi più grandi. Elisa andò ad una scuola di Cefalù, gestita da una Congregazione di suore dedite all’educazione dei giovani. Elisa era felice lì. L’atmosfera della scuola era sana. Lei era una brava allieva, e l’atmosfera religiosa le si confaceva. Frequentava attivamente l’Azione Cattolica e altre attività extra-curricolari. Era popolare e aveva buoni amici con i quali  si manteneva in contatto durante le vacanze tramite lettere circolari. A casa aveva una famiglia affettuosa con molti fratelli e sorelle con cui passare il tempo.

Ai nostri adolescenti delle città di oggi questo può sembrare un ricordo dei tempi passati. É normale per loro appartenere a famiglie stabili, con molti fratelli dove i giovani imparano a vivere come in una comunità? Quanti di loro hanno genitori saldi nella fede e capaci di rispondere alle loro domande? Quanti fanno parte di una famiglia dove la coesistenza inter-generazionale è la norma?

In questi anni ci sono state molte serie televisive per adolescenti: gli attori spesso erano un intero gruppo di adolescenti che frequentemente erano cattivi tra di loro e davano l’impressione di essere molto superficiali. Relazioni che non durano, ansia di primeggiare, apparenze che contano più della sostanza. Danno l’immagine di giovani che costruiscono le loro case sulla sabbia. Quando arrivano i cavalloni e tira un forte vento quelle povere creature non hanno niente a cui appigliarsi. Ammetto che essi sono personaggi fittizi, ma riflettono la società odierna, e sfortunatamente possono essere scelti come modelli da imitare da giovani ingenui che non trovano eroi genuini da imitare.

Ritorniamo ad Elisa. Sarebbe stata un’adolescente pia, equilibrata e dalle idee chiare se fosse nata a Las Vegas negli ultimi decenni? Forse lo sarebbe stata. Chi lo sa. La grazia di Dio non è limitata al tempo e allo spazio. Forse le città del ventunesimo secolo annoverano tra i loro abitanti degli adolescenti che sono santi: adolescenti che vanno in Chiesa noncuranti di essere sbeffeggiati dai loro compagni, che fanno volontariato in lavori sociali e che sorridono a coloro che hanno bisogno di essere presi in considerazione.

Se tu sei uno di quei giovani santi, noi, per cui l’adolescenza è un ricordo lontano, ti incoraggiamo e ti preghiamo di continuare su questo cammino. Che Dio cammini sempre accanto a te e ti prenda per mano mentre tu dai testimonianza di Lui ai tuoi compagni.

 

Cosa possiamo dire di Elisa?
1. Bambini santi
2. Adolescenti santi
3. Studenti santi
4. Giovani professionisti
5. Cambiare lavoro
6. Dicono che lei era santa
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