Cosa possiamo dire di Elisa?


giovani professionisti4. Giovani professionisti

 

Compiuti i nostri studi e con il nostro diploma in mano, intraprendiamo le vie del mondo.

Adesso Elisa aveva la laurea in matematica e fisica e andava ad impiegare queste capacità nel nuovo posto d’insegnante a Rossano nell’Italia meridionale. Molti di noi affrontiamo il nostro primo impegno lavorativo desiderosi di scoprire dove esso ci condurrà, desiderosi di vedere dove la volontà di Dio ci chiama nel futuro. Altri forse hanno preso le  decisioni più importanti per  la loro vita prima di raggiungere questa tappa. Questo è stato il caso di Elisa.

Mentre era ancora studentessa, Elisa fu attratta dalla spiritualità e dalla missione dell’Istituzione Teresiana e allo stesso tempo sentì la chiamata a dedicare la sua vita al servizio di Dio. Come tutti sappiamo, ogni scelta presuppone la rinuncia di qualcos’altro, e una scelta di questo genere non viene fatta con leggerezza. Ci vogliono preghiera e discernimento ed anche entusiasmo e desiderio di darsi completamente che ci fa fermare, sorridere e dire, “Dio, io amo Te e tu ami me, ma questo è veramente ciò che vuoi?” La risposta di Dio ad Elisa deve essere stata, “Si, cara Elisa, questo è ciò che voglio” perché Elisa decise di diventare membro dell’Associazione Primaria dell’Istituzione Teresiana.

Cosa dire della sua famiglia? Bene, la famiglia non sempre capisce questa scelta, e la loro mancanza di comprensione può cagionare sofferenze alla persona. Poco a poco, loro vedono che tu sei felice e che hai trovato il tuo posto nel mondo. Poi ti sono solidali fino in fondo. Questo è quanto è accaduto anche ad Elisa.

Ritorniamo a Rossano, il luogo del primo lavoro professionale di Elisa. Rossano è un bel paese sulla costa meridionale d’Italia con una storia lunga e varia. Ha dei monumenti che ci ricordano che i Greci, i Bizantini, i Romani e altri popoli sono passati di là. Negli anni del dopo guerra, ha sofferto come il resto della regione di carestia e di ristrettezze. L’economia del paese si poggiava maggiormente sull’agricoltura e la pastorizia, e l’educazione non era considerata una priorità. Fu a quel tempo che l’Istituzione Teresiana venne invitata ad aprire un istituto magistrale: era l’unica opportunità per molti giovani del luogo per acquisire un’educazione di scuola superiore e perciò arrivavano da tutte le parti della regione. Accanto alla scuola, fu aperta anche una residenza per alloggiare le giovani studentesse che venivano da altri paesi. Furono anni difficili ma fruttuosi: le insegnanti cercavano di dare tutto quello che potevano con le povere risorse che avevano, e i giovani avidi di imparare cercavano di preparare se stessi per trovare il loro posto nella società.

Elisa arrivò a Rossano a metà degli anni sessanta. In quel tempo la scuola era ben conosciuta e alcuni ex alunni insegnavano già lì. Elisa mostrò di essere un’insegnante di matematica molto capace che sapeva intuire le capacità degli studenti.

Elisa aveva scelto una professione per la quale era portata e nella quale si sentiva realizzata. Molte persone, per vari motivi, non sono cosi fortunati. Forse loro sanno quale tipo di lavoro potrebbero fare bene, ma non trovano posto in quel campo determinato. Talvolta non sono realmente sicuri in quale lavoro potrebbero usare i loro talenti e devono fare diversi tentativi per trovarne uno che possa dare soddisfazione a loro e a coloro che ne ricevono beneficio. Inoltre ci sono altri che sono costretti per il luogo in cui vivono, le circostanze familiari o altri bisogni, ad assumere un lavoro che altrimenti non sarebbe stato la loro prima scelta. Qualsiasi lavoro facciamo, se noi diamo il meglio, se ci sentiamo parte di un’impresa più grande in cui tutti siamo co-impiegati nel giardino del Signore aiutando a fare del mondo un posto migliore, allora possiamo trovare grande soddisfazione nel nostro lavoro. Come Paolo ci direbbe, “qualsiasi cosa tu faccia, falla con il  cuore come  per il Signore” (Col. 3,23).


Cosa possiamo dire di Elisa?
1. Bambini santi
2. Adolescenti santi
3. Studenti santi
4. Giovani professionisti
5. Cambiare lavoro
6. Dicono che lei era santa
7. Perché abbiamo bisogno di santi?